la polemica

Radioterapia Progetto Agro all’attacco

Sta diventando un caso emblematico quello della radioterapia a Nocera Inferiore. Si affollano prese di posizione ed interventi, ma la soluzione, purtroppo per i malati oncologici, non appare...

Sta diventando un caso emblematico quello della radioterapia a Nocera Inferiore. Si affollano prese di posizione ed interventi, ma la soluzione, purtroppo per i malati oncologici, non appare vicinissima. L’associazione “Adesso progetto Agro”, sodalizio politico vicino all’ala renziana del Partito democratico, si pone degli interrogativi su come si sta gestendo la faccenda.

Vincenzo Stile, esponente di spicco di “Adesso Progetto Agro” e componente della segreteria Pd nocerina, scrive: «Vogliamo sapere come è andata a finire e come prosegue la gestione della radioterapia nell’Agro. Vogliamo sapere se tutte le richieste di questo trattamento salvavita vengono autorizzate ed eseguite o giacciono su qualche scrivania. Vogliamo sapere dall’Asl quanti sono i pazienti dell’Agro per cui in questo giorni è stato richiesto questo trattamento, dove e quando lo faranno e se sono stati autorizzati a farlo».

Affermazioni dirette che attendono risposte, non perché le domande provengono da un’associazione politica, ma perché ci sono vite umane in ballo: «Si tratta di malattie mortali e non di influenza, l’Asl o il Polo oncologico dovrebbe avere questi dati e fornirceli».

Stile interviene anche sul bando per l’assegnazione del servizio annunciato dal manager Squillante: «Le gare che si faranno avranno procedure troppo lunghe per l’aggiudicazione. Ci aspettiamo che venga istituito un servizio di coordinamento per i malati che devono eseguire questa terapia e ci aspettiamo burocrazia e attese pari a zero, per una terapia puntuale, tempestiva e rapida». Non bisogna più temporeggiare, avvertono i renziani della valle del Sarno: «Chi si occupa nell’Asl di gestire, certificare, e monitorare tale situazione? È ferragosto – aggiunge Stile – ma i tumori non vanno in vacanza. I pazienti, vittime di questa guerra burocratico-politica, non devono essere esposti a rischi ulteriori senza l’adeguata terapia».(s. d’ a.)

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