Racket su camion frutta, 7 arresti

Un clan di Mondragone controllava il trasporto dei prodotti: mille euro a carico

CASERTA. I carabinieri del Nucleo operativo della compagnia di Mondragone hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del tribunale di Napoli, nei confronti sette persone accusate di associazione armata di tipo mafiosa finalizzata all’illecita concorrenza mediante minaccia e violenza, ma anche di fittizia attribuzione di beni. I reati sono aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare l’associazione mafiosa Gagliardi-Fragnoli di Mondragone. Tre erano gli organizzatori principali del gruppo criminale.

L’indagine - coordinata dalla Procura Antimafia di Napoli ed eseguita con l’utilizzo di intercettazioni telefoniche e ambientali, fondata oltretutto anche sulle dichiarazioni di collaboratori di giustizia - ha permesso di ricostruire varie fasi dell’illecita concorrenza tra autotrasportatori nel territorio di Mondragone, riguardante il settore imprenditoriale del trasporto su gomma di generi ortofrutticoli. Ruolo di rilievo in tutta la vicenda era quello della ditta Trans Drago e del Consorzio, enti che, secondo l’ipotesi investigativa, mantenevano la finalità di schermo giuridico per garantire il monopolio di zona.

I referenti camorristici dei due organi, dal canto loro, agivano con violenza e minaccia nei confronti dei possibili concorrenti, in vista della realizzazione degli interessi della locale organizzazione camorristica.

Gli emissari del gruppo camorristico, minacciavano con l’utilizzo di armi per impedire che autotrasportatori non autorizzati avessero diretti rapporti commerciali con le locali aziende ortofrutticole.

Veniva, inoltre, imposto , stando alla procura, agli autotrasportatori autorizzati a operare un sovrapprezzo, commisurato a singolo «bancale», da versare all’Agenzia, denaro che veniva dirottato ai capi del gruppo camorristico mondragonese. Secondo gli inquirenti era in media di mille euro per ogni camion carico di frutta il guadagno garantito al clan.

©RIPRODUZIONE RISERVATA