VIABILITA'

Raccordo Salerno-Avellino: terza corsia, c’è l’intesa. «Ora i fondi»

I sindaci di Salerno, Baronissi, Fisciano e Pellezzano firmano il verbale per il progetto definitivo. La palla passa al Ministero

SALERNO - Si procede a piccoli passi per la “rivoluzionaria” terza corsia sul raccordo autostradale Salerno- Avellino, una storica incompiuta per la quale si attende da anni una vera e propria svolta. Un ulteriore capitolo dell’odissea relativa al progetto è stato scritto ieri mattina nella città di Fisciano, con la sottoscrizione del verbale tra i sindaci di Salerno e della Valle dell’Irno. Il documento è propedeutico al via libera da parte del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, da cui dipenderà il finanziamento dell’opera ritenuta determinante per dare un nuovo assetto alla viabilità non solo del comprensorio irnino, ma delle province di Salerno, Napoli e Avellino.

A margine della riunione di ieri a Palazzo di Città a Fisciano, il primo cittadino Vincenzo Sessa ha espresso soddisfazione per l’esito dell’incontro, auspicando un’accelerata nella procedura: «Aggiunto un nuovo tassello per l’approvazione del progetto definitivo per la realizzazione della terza corsia del raccordo Salerno- Avellino. Stamane, presso il Comune di Fisciano è stato sottoscritto il verbale tra i sindaci di Fisciano, Salerno, Baronissi e Pellezzano per avallare la progettazione definitiva dei lavori di ammodernamento dell’infrastruttura stradale, tanto attesa dal territorio della Valle dell’Irno - ha confermato il sindaco Sessa - Dopo le osservazioni avanzate proprio dal Comune di Fisciano, si è conclusa la fase di condivisione della progettazione. Il prossimo passo, ora, sarà quello di ricevere il definitivo via libera dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per il finanziamento definitivo».

Del piano per la realizzazione della sospirata terza corsia sul raccordo Sa-Av si discute ormai da molti anni. Si tratta di un’opera passata attraverso mille peripezie e rallentamenti, finita all’attenzione dei ministri delle Infrastrutture di governi di ogni colore politico, eppure si è continuamente arenata senza che la progettazione e i relativi finanziamenti andassero in porto, venendo continuamente esclusa e reinserita nell’elenco dei lavori cantierabili in base ai fondi a disposizione. Un piano complessivo da 240 milioni, quello riguardante il potenziamento del raccordo tramite il collegamento delle autostrade A2 e A3, con il bando più volte rinviato nel silenzio istituzionale e lo spettro sempre vivo di uno “scippo” dei fondi destinati al Sud. Il progetto, tra quelli a cui destinare le risorse del “Recovery Fund”, è di vitale importanza per ridurre e redistribuire il volume di traffico in una zona di passaggio in cui spesso, specie nei periodi di bollino rosso o nero, si registrano lunghe code e disagi per gli automobilisti.

Gli interventi si dividono in due stralci. Il primo, dallo svincolo dell’A3 a Fratte a quello di Baronissi, che ha un costo di 123 milioni e viene finanziato con il Fondo Coesione e Sviluppo. Per il secondo, dallo svincolo di Baronissi a Mercato San Severino, la spesa è di 110 milioni attraverso il Fondo Unico Anas. Quanto alla terza corsia e la messa in sicurezza del lotto Salerno-Fratte- Mercato San Severino, primo dei due in cui è stato suddiviso il progetto relativo alla Sa-Av, il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) ha già approvato il progetto preliminare.

Francesco Ienco