Raccordo, Iannone scrive al ministro Lupi

Il presidente della Provincia sollecita anche l’impegno della Regione: priorità alla messa in sicurezza

Sulle scrivanie del ministro Lupi e del presidente della Regione Campania Caldoro è arrivata una lettera firmata dal presidente della Provincia di Salerno Antonio Iannone. Il capo dell’amministrazione di Palazzo Sant’Agostino chiede ai due rappresentanti istituzionali di seguire da vicino i lavori di ammodernamento del raccordo autostradale Salerno-Avellino per consentire il rapido avvio dei lavori. Non è un mistero infatti la valenza strategica del progetto per il miglioramento della viabilità sul territorio. «La questione della messa in sicurezza e dell’ampliamento del raccordo – si legge nel documento – è decisiva non solo per le province di Salerno, Avellino e per la Campania, ma anche di indubbia valenza nazionale». Percorrere il raccordo, infatti, è un passaggio obbligato per quanti, dal Nord e dal Centro Italia, devono raggiungere il versante tirrenico del Meridione.

Iannone non è il primo a sollecitare l’avvio dei lavori. Risale infatti alla fine di marzo l’ultima interrogazione del parlamentare Pd Tino Iannuzzi, da sempre molto impegnato in questa battaglia come in altre che riguardano le infrastrutture nel Mezzogiorno. Nel documento che anche il deputato salernitano aveva inviato al ministro dealle Infrastrutture Lupi, aveva chiesto «un impegno concreto e tempestivo» del governo per «accelerare al massimo i tempi di apertura del cantiere».

Da questo punto di vista i due politici, sia pur di schieramenti opposti, si trovano perfettamente d’accordo. Bisogna inoltre ricordare che per l’ampliamento e la messa in sicurezza del raccordo è stata già preventivata una spesa di 246 milioni di euro, dei quali ne sono stati assegnati e resi disponibili 123 milioni. Era stato già il governo Prodi a destinare 190 milioni di euro per quest’opera. Poi, il finanziamento venne revocato nel 2008 dal ministro Tremonti. Sono quindi diversi anni che in tanti si battono per questo intervento. Tra questi non bisogna dimenticare il lavoro svolto dalla Feneal-Uil con in testa il sagretario regionale Luigi Ciancio, che dallo scorso anno ha organizzato una serie di manifestazioni e istituito il Comitato Si-Sav, il cui obiettivo è proprio lo sblocco dei lavori, anche perché porterebbe una notevole boccata di ossigeno al comparto dei lavoratori edili e all’economia locale. ©RIPRODUZIONE RISERVATA