l’iniziativa

Raccolta fondi della Cri “Attenzione ai truffatori”

Al via la raccolta fondi a favore del locale Comitato della Croce rossa ttaliana, presieduto da Valentino Catino, per l’acquisto di un nuovo defibrillatore semiautomatico. Ma con un avvertimento: è...

Al via la raccolta fondi a favore del locale Comitato della Croce rossa ttaliana, presieduto da Valentino Catino, per l’acquisto di un nuovo defibrillatore semiautomatico. Ma con un avvertimento: è possibile donare solo ed esclusivamente con bonifico bancario Iban IT92 B033 5901 6001 0000 0101 402 intestato a Croce rossa italiana Comitato locale Cava de’ Tirreni, oppure è attivo il conto “Paypal” all’indirizzo email cl.cavadetirreni@cri.it.

La sezione cavese della Croce rossa, negli ultimi anni, è cresciuta tantissimo. Oggi conta 300 soci e svolge diverse attività: accompagnamento dialisi, trasporto infermi, diffusione primo soccorso, manovre salvavita pediatriche. La Cri cavese anche attività sociali, quali le visite settimanali alla casa di riposo e al reparto pediatrico dove, assieme all’associazione Atif, lo scorso Natale, ha donato dei giochi per i bambini del reparto. Come accaduto anche all’Epifania, con il negozio “Dolcezze”, che ha donato le calze, per il reparto pediatrico del santa Maria Incoronata dell’Olmo. La Croce rossa è anche aggiornamento e diffusione delle pratiche salvavita. Il prossimo corso è previsto per la primavera. Il comitato cavese fornisce inoltre informazioni all’utenza. Con una telefonata al 335.6534650, è possibile conoscere gli orari della guardia medica o i luoghi in cui si effettuano visite specialistiche.

Nel sensibilizzare i contribuenti a donare anche una piccola cifra, il presidente Catino, però, mette in guardia tutti. «Ringrazio anticipatamente quanti ci sosterranno nella raccolta fondi a fini umanitari – spiega Catino – ma non vorrei che l’iniziativa possa rappresentare un’occasione per i truffatori. A nessuno della Croce rossa è stato ordinato di presentarsi nelle case a chiedere soldi. Lo si fa solo attraverso l’Iban o il conto postale».

Annalaura Ferrara

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