"Panorama della città e del porto" foto commentata dal professore Nicola Oddati

La fotografia storica di Salerno è commentata dall'esperto e collezionista Nicola Oddati, ritrae il panorama: il porto, le case e la spiaggia viste da un punto della costa amalfitana

SALERNO. La foto che ritrae il panorama della città e del porto, visti dalla strada della costiera amalfitana. Si tratta di una vera e propria icona che, prima dell’invenzione della fotografia, i pittori riproducevano in quadri, oli, acquerelli, stampe e xilografie, spesso con un po’ di idealizzazione che trasformava il tessuto urbano in un nugolo di case sul mare, una città riconoscibile appena dal profilo dei monti, dalla figura triangolare del tessuto urbano e dal porto. Con i primi fotogrammi, invece, Salerno cominciò a definirsi con questa prospettiva vista da Vietri sul Mare.

A compiere un’analisi dettagliata dell’immagine d’epoca è il professore Nicola Oddati, grande esperto e collezionista di fotografie d’epoca, nonché di materiali documentari del territorio. «Si tratta di uno scatto del 1900, inteso come anno preciso, oltre che come secolo – spiega Oddati - Fu utilizzata dall’editore Modiano (lo stesso delle carte da gioco) per una serie di cartoline su Salerno che furono messe in commercio negli anni successivi».

Oddati ha già analizzato varianti di immagini simili nel suo libro “Punti di vista - Salerno 1852/1905”, un volume che rappresenta un punto di riferimento in materia, in quanto raccoglie, cataloga ed esamina centinaia di immagini d’epoca. «Nel dettaglio –prosegue – questa è una foto che è stata proposta con alcune variazioni sul tema: virata al verde, virata in seppia, a colori, ovvero acquerellata a mano, e infine con la presenza di un omino accanto all’albero, figura che veniva applicata con un sapiente fotomontaggio». La strada che dall’Olivieri porta alla costa amalfitana appare ancora selvaggia, con una folta vegetazione, tra macchia mediterranea e fichi d’india.

La posizione del fotografo doveva essere quella della strada sotto Madonna degli Angeli, nel territorio di Vietri, più o meno dove ancora oggi c’è una cappellina mariana: «Guardando con attenzione la fotografia – aggiunge Oddati – si può notare come la spiaggia fosse insolitamente ridotta di larghezza. Confrontandola con quelle successive alla chiusura del porto, notiamo che il conseguente insabbiamento espande le dimensioni dell’arenile».

A chi venivano spedite queste cartoline nel 1900? »Sfatiamo l’idea che fossero spedite agli emigranti – continua il docente di storia contemporanea dell’Università di Salerno – la nostra città è stata sempre caratterizzata da una urbanizzazione crescente ed era più forte l’immigrazione interna, per il continuo sviluppo demografico, che non l’emigrazione in uscita. Basti considerare che nel 1864 avevamo 24mila abitanti che diventeranno 50mila nel 1900 e 70mila nel 1940; per poi salire ancora». Di qui un’ipotesi: «Possiamo dire che molte di queste cartoline erano spedite dai militari. Salerno, infatti, per la presenza della Divisione aveva una considerevole popolazione militare. C’era, per esempio, l’Hotel Londra che era un riferimento per i vertici delle forze armate». Oddati sottolinea come quasi l’80 per cento delle vedute d’epoca di Salerno siano state effettuate fotograficamente nella prospettiva con il porto e la città visti dalla costa amalfitana: «Sono pochissime, al contrario, le fotografie che sono state scattate dalla zona orientale».

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