Quest’anno partono anche le famiglie

I dati delle agenzie di viaggio: registrato un incremento del 20 per cento. «Il Cilento? A parità di prezzo meglio la Sardegna»

Non c’è crisi che tenga: alle vacanze non si rinuncia. L’importante, quest’anno, per i salernitani non è la meta, ma che il prezzo sia contenuto. E se i budget – in alcuni casi – restano ristretti, quelle che vanno per la maggiore sono le mete classiche: Grecia e Spagna per l’estero, Sicilia, Puglia e Calabria per chi resta nei confini nazionali. Insomma, anche se con qualche compromesso e senza toccare destinazioni ricercate o comunque fuori dall’Europa, i salernitani in partenza in questo agosto sono in forte aumento. A confermarlo sono alcuni “addetti ai lavori” che, ogni anno, coccolano i propri clienti accompagnandoli, quasi per mano, verso le tante agognate ferie. «Ritornano finalmente le famiglie – ha spiegato Andrea Capaccio, responsabile di “In & Out viaggi” – Abbiamo registrato un aumento del 20 per cento, un risultato forte che inizia a farci sperare bene». L’anno scorso, infatti, a lasciare in soffitta i bagagli erano stati proprio i nuclei familiari, grandi assenti dell’estate 2012. «C’è anche chi azzarda le due settimane di soggiorno – continua Capaccio – e ovviamente non sono moltissimi, ma incomincia a ricomparire anche questo tipo di domanda, impensabile 12 mesi fa se non per una luna di miele».

La più richiesta resta, comunque, la terza settimana di agosto: «Dopo il 15 i costi tendono a diminuire e le prenotazioni a lievitare notevolmente», conclude il titolare di “In & Out viaggi”. Bocciate alcune mete in voga nel 2012: perde quota, infatti, l’Egitto, la Tunisia, la Turchia e la Croazia. Non va nemmeno il Cilento e la Campania: il rapporto qualità prezzo sembrerebbe non essere dei più convenienti e questo porta a preferire destinazioni oltre i confini regionali. «Alla nostra amata costiera si preferisce la Sardegna – ha commentato Roberta Milone, della “Jolly travel viaggi e vacanze” – I costi sono troppo elevati, al pari di destinazioni molto più interessanti e vantaggiose».

Persistono i “cacciatori di last minute”, soprattutto tra i più giovani, mentre rarissime sono le prenotazioni per i lunghi tour europei o le tappe che comprendano l’America, l’Australia, il Giappone o la Cina. A sceglierli sono esclusivamente i novelli sposi. «Tutto sommato non possiamo lamentarci – continua Milone – Quest’anno abbiamo avuto addirittura difficoltà ad accontentare tutti i clienti. La settimana di ferragosto è completamente piena, abbiamo fatto i salti mortali per incastrare le ultime partenze».

Soffre la crisi, invece, il settore dei pellegrinaggi. «Da qualche anno ci siamo specializzati su pacchetti che comprendessero Medjugorje e altri siti di interesse religioso – ha raccontato Giancarlo Vitolo di “Travel Before” – Il settore ci ha dato respiro fino al 2012 ma oggi è in forte calo. Il mercato è palesemente in crisi e in questo clima per andare avanti bisogna inventarsi cose nuove, proposte che possano realmente incuriosire il cliente».

I budget, invece, non sono molto lontani da quelli del 2012: per Puglia e Calabria – le più abbordabili – si spende dai 300 euro in su, mentre per la Spagna e la Grecia si toccano i 500 euro a persona. Più care le isole perché, sebbene ci siano strutture e prezzi decenti, è il prezzo del trasporto in nave a frenare.

La novità, invece, è che si è velocizzato tutto: «Ai prenota con pochissimi giorni di anticipo – conclude Milone – Prima si impazzisce alla ricerca del prezzo più basso, mentre la meta viene scelta soprattutto in base ad esso».

Difficile fare previsioni su come evolverà il settore se, già in un solo anno, molto è cambiato. Ma in questo periodo economicamente insicuro, quello che inizia ad essere evidente è che la voglia di partire supera anche le ristrettezze economiche. Si risparmia di più, ma alla vacanza, anche se low cost, non si rinuncia.

Rita Esposito

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