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Querelle sull’ex cementificio Il sindaco: «Lo abbatteremo»

SAPRI. «Abbatteremo il cementificio, con o senza il parere della proprietà»: così il sindaco di Sapri Del Medico nell’ennesima puntata dedicata all’ecomostro. Le antenne di Radio 1 Rai e della...

SAPRI. «Abbatteremo il cementificio, con o senza il parere della proprietà»: così il sindaco di Sapri Del Medico nell’ennesima puntata dedicata all’ecomostro. Le antenne di Radio 1 Rai e della trasmissione “Radio Anch’io” hanno portato alla ribalta nazionale la vicenda della struttura che, a oltre due anni dalla firma del protocollo d’intesa con la proprietà, è ancora lì ad ingabbiare un’intera comunità. Nell’aula consiliare, durante la diretta condotta da Giorgio Zanchini (premiato dall’associazione Il Golfo per l’impegno giornalistico contro ecomafie, ecomostri ed ecoreati, ndr) è intervenuta, in collegamento telefonico, la proprietà del terreno dove sorge l’ex cementificio, attraverso l’ingegner Giovanni Sannino amministratore della società Club Tirrenico. «Siamo in linea con i desideri dell’amministrazione ma dobbiamo costruire il futuro. Che senso ha abbattere se poi resta un cumulo di macerie? Pensiamo invece di creare attività ricettive, magari dei resort...». «Nel protocollo d’intesa con la proprietà c’è scritto chiaramente che dopo la demolizione si andrà a definire che cosa fare attraverso un progetto condiviso che possa avere all’interno anche della ricettività, ma tutto questo è fattibile solo una volta che la struttura andrà giù», ha replicato il sindaco. «Ad oggi la proprietà non sembra voler rispettare questa intesa – prosegue Del Medico – se a breve non ci verrà data una risposta chiara, allora interverrà il comune acquisendo l’area per procedere in danno. Si finirà probabilmente in tribunale, ma non possiamo più aspettare. Sapri deve liberarsi dal cementificio e deve riacquistare la dignità perduta». Per Del Medico è attraverso il nuovo Puc che si potrà andare oltre l’abbattimento dell’ex cementificio: «Se sta su è perché nel ’70 a quella struttura regalarono oltre 100mila mq di turistico-residenziale, altrimenti il Club Tirrenico di Sannino non avrebbe probabilmente nemmeno acquistato il terreno».

Vito Sansone