IL PROCESSO

“Quelli di zi Maist”, il pm chiede 60 anni

Estorsioni, bombe e pestaggi: la Dda reclama pene pesanti per Maiorino, Alfano, Trapani, Nicosia, Attianese e Malvone

ANGRI - Sessant’anni di carcere. Cinquantanove e sei mesi, per l’esattezza. Ammontare complessivo delle pene richieste ieri mattina da Elena Guarino, pm della Direzione distrettuale antimafia di Salerno, per sei di “Quelli di San Lorenzo” che hanno scelto d’essere processati con il rito abbreviato. Al gup Gerardina Romaniello l’accusa ha chiesto 15 anni e sei mesi per il 42enne Raffaele Maiorino (tutelato dal penalista Pierluigi Spadafora) e 15 anni per il 49enne Gennaro Alfano (difeso dall’avvocato Giuseppe Russo), entrambi di Sant’Egidio del Monte Albino. E poi nove anni per il 56enne Ferdinando Trapani (il legale è Paolo Toscano), otto per il 33enne Eliodoro Nicosia (rappresentato da Giovanni Longobardi e Fabio Sorà), e cinque per il 39enne Gianluca Attianese (il difensore è Antonio Iorio), tutti e tre angresi, e ancora sette anni per Giuseppe Malvone (pure lui assistito da Iorio) di Boscotrecase.

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