Quelle ispezioni mai fatte che incastrano i finanzieri

Emergono nuovi particolari nell’inchiesta sulla truffa all’Inps tra Agro e Piana Le intercettazioni rivelano che agenti delle fiamme gialle ricevevano regali

NOCERA INFERIORE. Avvertimenti, controlli compiacenti, favori. È inquietante il materiale investigativo raccolto dai carabinieri del Nac di Salerno e dai colleghi della sezione di polizia giudiziaria della procura di Nocera Inferiore , impegnati per due anni nell’inchiesta “Oro verde” su un colossale giro di truffe Inps. Dalle intercettazioni emergono le ispezioni fittizie di tre militari della guardia di finanza della compagnia di Eboli, tutti sotto inchiesta, D.S. , il luogotenente A.R. e N.T., delegate dalla procura nocerina.

Il verbale del 13 maggio 2008, in particolare, imputa ai tre l’omesso sequestro di un serbatoio di olio agricolo nell’azienda dell’indagato Gennaro Nappi, con la redazione di un falso verbale che ne accertava la legittima detenzione. E proprio l’imprenditore agricolo scafatese Nappi si riferiva al luogotenente delle fiamme gialle chiamandolo “il maresciallo”, in servizio alla tenenza di Eboli, che come scrive il gip Alfinito “le intercettazioni rivelavano non disdegnare prebende in natura (prodotti agricoli) dall’imprenditore, da mandare anche al fratello, finanziere a Palermo». La loro posizione viene alleggerita da una richiesta di verifica ad un collega più esperto in materia di accise, riguardante l’eccedenza di gasolio detenuta nel capannone perquisito in uso a Nappi. Per la vicenda dei tre il giudice auspica “un più rigoroso vaglio investigativo”.

In questa circostanza emergeva la personalità di Michele Setaro, indagato di spicco, battipagliese, che vantava contatti di favore con militari e ispettori Inps. Altra vicenda indicativa finita nell’inchiesta racconta di un quadro di infimo valore scambiato dietro versamento di 1500 euro in contanti. Il passaggio di denaro chiudeva l’esito positivo di un controllo effettuato dal responsabile dell’area vigilanza Inps, Alfredo Razzino, di Agropoli nei confronti dell’imprenditore Nappi, con il ruolo di intermediario nella mazzetta di Setaro, qui impegnato nelle vesti di faccendiere.

Il gip di Salerno intanto ha firmato tre decreti di sequestri per equivalente su trentaquattro richieste presentate dalla procura di Salerno nell’ambito della maxi inchiesta, che prosegue ad ampio raggio tra l’Agro nocerino, Capaccio ed Eboli. Le richieste, ripresentate dal sostituto Cantarella, erano il risultato dell’attività investigativa condotta dalla procura di Nocera Inferiore coordinata dai pm Lenza e Cacciapuoti nei confronti di una ipotizzata associazione a delinquere per lo sfruttamento di falsi braccianti agricoli.

Alfonso T. Guerritore

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