Quella busta con un proiettile alla sindaca

C’era un riferimento a delle demolizioni in zona mare in quella lettera minatoria, corredata da un proiettile, che la sindaca Cecilia Francese ricevette due anni fa, il primo luglio 2016, in...

C’era un riferimento a delle demolizioni in zona mare in quella lettera minatoria, corredata da un proiettile, che la sindaca Cecilia Francese ricevette due anni fa, il primo luglio 2016, in occasione della presentazione della giunta comunale. «Il suo compagno Gerry - si leggeva in quel testo, che conteneva un riferimento a Gerardo Rosania, ex sindaco di Eboli e compagno della Francese - capì subito la lezione, e prima di radere al suolo le villette a Campolongo fece avvertire gli amici che la contatteranno affinché li vendessero a poveri malcapitati. Segua i suoi consigli». Appiccicato a quel foglio, con del nastro adesivo trasparente, c’era un proiettile calibro 22. Dal giorno dell’acquisizione, l’area del Villaggio Iris rientra nella ristretta porzione di area pinetata cittadina di proprietà del Comune. S’aggiunge ai vicini terreni di un’altra lottizzazione abusiva, la cosiddetta “La Torre”, che sempre nel 2018, con il rigetto dei ricorsi dei privati da parte del Tar, è diventata terra comunale. I ricorrenti del villaggio Iris sono le sorelle Casaburi di Cava, Olimpia Mainardi, Luigi Ferrara e Rita Ruotolo di Angri, Giuseppina Cappelli di Sant’Egidio, Giovanni Macera di Scafati, Gerardo Borrelli di Nocera e la napoletana Anna Palomba. Quattro ricorsi saranno discussi martedì.