«Quell’impianto è un’eccellenza» 

L’assessore all’Ambiente, Ginetti, difende il sito di compostaggio: «Garantisce i cittadini»

L’impianto di compostaggio e i cattivo odori soprattutto notturni che si respirano al confine tra Eboli e Batttipaglia, continuano a creare tensione fra le due amministrazioni comunali. Dopo il sopralluogo alla struttura fatto dai vigli urbani, la denuncia in Procura presentata dalla sindaca di Battipaglia, Cecilia Francese, e la replica piccata del sindaco di Eboli, Massimo Cariello, sull’argomento è intervenuto l’assessore all’ambiente ebolitano, Ennio Ginetti: «L’impianto di compostaggio di Eboli è un’eccellenza nel campo del trattamento dei rifiuti e garantisce sicurezza - ha dichiarato l’esponente della giunta Cariello - si tratta di un impianto a norma, dotato di tecnologie per la sicurezza e attrezzato per garantire la salute dei cittadini, l’ambiente e l’assenza di miasmi».
È la fotografia dell’impianto di compostaggio di Eboli, che nonostante la grande attenzione con cui viene gestito, sottolinea ancora Ginetti, «si è ritrovato al centro di qualche polemica improvvidamente sollevata. L’umido che arriva nell’impianto viene scaricato all’interno a porte chiuse, poi passa alla prima fase in camere-forno chiuse e collegate ai biofiltri e ci resta per circa due settimane, in questa fase evaporano le sostanze organiche del rifiuto e con esse la gran parte dei suoi odori - ha spiegato ancora Ginetti - quindi si passa a una seconda fase che dura circa sei settimane di prima maturazione, e tutto avviene assolutamente al chiuso, senza mai avere contatto con l’esterno, e l’umido viene mescolato con proporzioni del 25 per cento a sostanze vegetali; il verde di città in pratica è collegato ai biofiltri».
L’assessore Ginetti ha anche sottolineato un altro aspetto della lavorazione: «La terza e ultima fase di maturazione l’anno scorso avveniva all’aperto, sotto una tettoia, da questo inverno invece è passata al chiuso ed è ugualmente agganciata ai biofiltri, rendendo il tutto quasi anaerobico, e dura altre 5 settimane circa».
Dunque misure di sicurezza e prevenzione anche al di là di quanto prescritto e infatti il risultato è considerato «eccellente. Dopo questo processo - ha aggiunto Ginetti - abbiamo un compost certificato dalla Regione Campania. Tutte le fasi vengono monitorate da un complesso software che è gestito da personale altamente specializzato».
L’assessore ha quindi concluso: «Gli ambienti dell’impianto di compostaggio sono continuamente sanificati e videosorvegliati, inoltre il nostro impianto lavora solo nelle ore diurne, dalle 7 alle 17, mentre l’aspirazione è ininterrotta per 24 ore­». Considerazioni sul funzionamento della struttura che non lasciano alcun dubbio: è un compostaggio che a Eboli avviene nel rispetto delle norme e dell’ambiente».
Antonio Elia
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