Quell’albergo mai realizzato nell’ex ostello

L’edificio è completamente abbandonato. Nel 2008 fu presentato il progetto di riqualificazione

Non è un edificio pubblico, ma è comunque diventato uno dei simboli in cui versa la zona orientale del lungomare cittadino. Stiamo parlando dell’immobile noto come ex Ostello della Gioventù. Un palazzone giallo e arancio che svetta su tutti gli altri e che da anni è transennato per impedire che venga occupato da senza tetto, cosa che invece avviene puntualmente.

L’immobile è di proprietà dell’imprenditore Leonardo Calabrese che nel 2008 lo acquistò proprio dal Comune di Salerno con l’obiettivo di riqualificarlo; era infatti trascorso poco meno di un anno da quando era stato occupato dagli attivisti del centro sociale e, in seguito, sgomberato. Nelle intenzioni del proprietario il palazzo doveva essere trasformato in uno stabilimento balneare con piscina. Poi doveva esserci una piazza affacciata sul mare, due livelli di parcheggi interrati, opere di illuminazione pubblica e giardini.

Inutile dire che di quel progetto non se ne è fatto più nulla. A causa anche delle alterne vicende dell’imprenditore Calabrese i lavori non sono mai partiti ed anzi nel 2012 l’edificio è stato messo addirittura in vendita, segnando così la fine del progetto.

Di acquirenti però non se ne trovarono e così il palazzo divenne dimora di clochard che lo utilizzavano come dimora temporanea. Gli sgomberi e la relativa sanificazione dell’area fatti dal Comune di Salerno sono stati nel corso degli anni numerosi, ma questo non ha impedito ai senzatetto di tornare. Non li ha fermati neppure la cementificazione del primo piano di finestre e il transennamento dell’area, i senza tetto hanno rotto i vetri delle finestre dei piani superiori e continuano ad entrare.

In questa situazione di totale abbandono, l’edificio è stato messo nuovamente in vendita alla fine dell’anno scorso. Nell’annuncio si parla sempre di una struttura alberghiera di 1250 metri quadri, con mille metri quadri di area privata circostante, la cui ubicazione «è unica, essendo la sola struttura alberghiera in città situata sul mare». Inutile dire che di compratori fino ad ora non c’è ombra, causa anche la crisi del mercato immobiliare. E così l’ex ostello continua a restare lì abbandonato e senza alcuna cura.

Un simbolo di degrado ben lontano da quello che poteva diventare. (an.ca.)

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