l’inchiesta 

Quattro pusher attesi dal processo

Affronteranno il processo con l’accusa di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti, i quattro sorpresi in possesso di droga e individuati quali spacciatori, al di fuori delle...

Affronteranno il processo con l’accusa di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti, i quattro sorpresi in possesso di droga e individuati quali spacciatori, al di fuori delle circostanze di utilizzo personale, e per questo rinviati a giudizio con il processo fissato per il prossimo marzo davanti al giudice del Tribunale monocratico di Nocera Inferiore. In particolare, il dibattimento attende E. R., 36anni, di Angri, E. I., 39, nato a Milano e residente a Pagani, A. G., 38, residente a Corbara, e D. M. P., 38, tutti chiamati a rispondere di violazione della legge in materia di sostanze psicotrope.
I fatti contestati risalgono al 28 novembre del 2015, quando il quartetto venne fermato dai carabinieri e sottoposto a un controllo. I militari rinvennero 83 grammi di sostanza stupefacente di tipo hashish e altri 4 grammi di marijuana, per un totale di 327 dosi medie singole che, per confezionamento e modalità, dall’informativa redatta dagli agenti, non erano destinate all’utilizzo personale. Altro elemento schiacciante per la formulazione dell’imputazione furono i due bilancini elettronici di precisione rinvenuti nelle loro disponibilità, ritenuti accessori per la preparazione e il confezionamento delle dosi.
L’attività investigativa in particolare fu coordinata dal pm della Procura nocerina dottoressa Valeria Vinci, con la conclusione dell’attività preliminare, lo svolgimento dei test sulle sostanze rinvenute e ora la disposizione del processo, a cura del gup, e la fissazione del dibattimento davanti al giudice monocratico Carla Di Filippo. In quella sede i quattro imputati, difesi di fiducia dagli avvocati Enzo Calabrese, Giovanni Pentangelo, Michele Avino e Massimo Balzano, sosterranno le proprie ragioni puntando sulla destinazione personale della droga rinvenuta nella propria disponibilità.
Alfonso T. Guerritore
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