paura a santa lucia

Quarantenne terrorizza uno stabile: appello al sindaco

Una lettera alla Procura della Repubblica e la consegna “simbolica” delle chiavi dei loro appartamenti al sindaco Marco Galdi, per dire basta ai continui soprusi ed alle minacce che subiscono da...

Una lettera alla Procura della Repubblica e la consegna “simbolica” delle chiavi dei loro appartamenti al sindaco Marco Galdi, per dire basta ai continui soprusi ed alle minacce che subiscono da diversi anni da parte di un loro vicino, un quarantenne che in passato è stato raggiunto anche da un divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle persone offese. L’iniziativa è di cinque condomini di un palazzo a Santa Lucia, che chiedono al sindaco di trovare loro un’altra sistemazione perché stanchi di vivere all’insegna della paura e del pericolo.

Tempo fa gli agenti del locale commissariato di Polizia notificarono al quarantenne in questione un’ordinanza applicativa di misura cautelare personale emessa dal gip del tribunale di Salerno. L’uomo, infatti, che ha una indole particolarmente aggressiva, era stato più volte segnalato alle forze dell’ordine a causa delle continue aggressioni e minacce ed al lancio di oggetti nei confronti dei condomini del suo stesso stabile. Terminato il periodo di divieto di avvicinamento alle persone offese, però, il quarantenne è tornato a vivere nella sua casa di Santa Lucia nonostante nel frattempo gli uffici dell’Iacp avessero eseguito nei suoi confronti il provvedimento di decadenza dall’abitazione. Pertanto ora è il Comune che dovrebbe provvedere ad individuare una sistemazione all’uomo.

La decisione dell’amministrazione però tarda e per questo gli altri condomini chiedono a Galdi di trovare loro un’altra sistemazione. Già un anno fa, i condomini del palazzo di Santa Lucia avevano sottoscritto una lettera di aiuto inviata alla Procura della Repubblica, al Prefetto, al Questore, al commissariato di Polizia di Cava de’ Tirreni, al sindaco Marco Galdi ed al giudice dell’allora tribunale di Cava de’ Tirreni, dottoressa Oliva, chiedendo di essere tutelati da quel soggetto pericoloso. Il quarantenne, infatti, sebbene già intestatario di un fascicolo di denunce, continuava a seminare il panico tra gli abitanti della frazione, danneggiando le auto in sosta, rompendo le lampadine, i cavi elettrici, le maniglie e le porte dello stabile in cui viveva. I residenti del posto lamentano anche che le forze dell’ordine non rispondono più alle loro richieste di intervento dal momento che ben poco possono fare se non beccano il soggetto in flagranza di reato.(a. f.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA