«Quanto incidono le fonderie Pisano sulla nostra salute?»

“Sos utenti consumatori” intende raccogliere le cartelle cliniche dei residenti per scoprirlo. Domani presidio a Fratte

Una raccolta delle cartelle cliniche di chi, nei comuni salernitani della Valle dell’Irno inondati dalle polveri sottili emesse dalle fonderie Pisano, ha sofferto, o soffre, di quelle patologie che potrebbero essere in qualche modo legate all’inquinamento ambientale provocato dall’acciaieria di via Dei Greci.

Questo uno dei prossimi passi che l’associazione “Sos utenti consumatori”, presieduta da Lorenzo Forte, intende compiere per tenere alta l’attenzione sul problema che si trascina ormai da anni relativo alla pericolosa presenza dello stabilimento di Fratte in una zona ad alta densità abitativa. E, da quanto risulta, anche dall’alto tasso di mortalità causata da tumori. «La nostra azione non intende avere finalità scientifiche - spiega Forte - ma ha l’obiettivo di mappare il territorio alla luce del rischio rappresentato non solo dalle fonderie Pisano ma anche da tutte le altre fabbriche che, nella stessa zona, insistono in prossimità di centri abitati».

L’associazione domani, a partire dalle 14.30, ha organizzato un presidio davanti ai cancelli delle fonderie al quale sono stati invitati a partecipare tutti quei cittadini che intendono manifestare contro il perdurare di una situazione a cui le istituzioni sembrano non dare la giusta importanza.

«Gli abitanti di Salerno, soprattutto quelli della zona delle fonderie, non dovrebbero trovarsi nella posizione di dover scegliere tra salute e lavoro - continua Forte - e il nostro presidio sarà proprio in favore di una delocalizzazione dello stabilimento, in cui sappiamo lavorano decine di addetti, in un luogo dove non c’è il rischio che nuoccia alla salute degli abitanti. Vorremmo che Pisano scendesse, dopo tre procedimenti giudiziari che lo hanno visto coinvolto, due dei quali ancora in corso, a miti consigli e prevedesse un veloce trasferimento della fabbrica».

Il presidio ha l’obiettivo anche di richiamare alle loro responsabilità gli enti - Comune, Provincia e Regione - che dovrebbero salvaguardare tanto la salute che il lavoro, «diritti garantiti dalla costituzione», puntualizza Forte, il quale si appella anche alla magistratura: «Perchè non apre un’inchiesta sullo stato di salute di coloro che lavorano o hanno lavorato alle fonderie?». Queste solo alcune delle proposte che verranno lanciate sabato durante il presidio.

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