Quando il “segreto” è la famiglia

È la famiglia a muovere interessi e affari del gruppo Petrosino D’Auria. Lo fa con le modalità crimininali ma anche con il sistema d’impresa, trovando riferimenti e prestanomi. Così la nipote del...

È la famiglia a muovere interessi e affari del gruppo Petrosino D’Auria. Lo fa con le modalità crimininali ma anche con il sistema d’impresa, trovando riferimenti e prestanomi. Così la nipote del boss Tommaso Fezza, Rita, moglie di Antonio Petrosino D’Auria, per un periodo è cointestataria della Ortofrutta Califano, società sequestrata dalla Dia. E Maria Califano, moglie di Michele, è amministratrice unica della New service, cooperativa che si aggiudica il servizio di pulizia direttamente dalla Provincia. Ancora, i legami risaltano nell’azione criminale di Luigi e Francesco Fezza, rispettivamente coinvolti nei raid omicida di Antonio Venditti e Ben Aziz, fratelli di Rita, cresciuti tutti con il patriarca Tommaso. La sorella dei Petrosino, Annarita, non è invece indagata, ma risulta presente nella cooperativa Service Agency, attiva nel settore percheggi, “al solo fine di controllarne l’operato”. Indagato è il figlio di Fezza, Gaetano, che ancora ragazzino era già in grado di attirare l’attenzione della Dda.