stalking insolito

Quando finisce un amore e paga il suocero

Un amore finito, la separazione, la rabbia. Gli ingredienti della storia che arriva da Nocera Inferiore sembrano ad un primo sguardo quelli soliti di situazioni simili. E invece questa volta non c’è...

Un amore finito, la separazione, la rabbia. Gli ingredienti della storia che arriva da Nocera Inferiore sembrano ad un primo sguardo quelli soliti di situazioni simili. E invece questa volta non c’è un ex che perseguita una donna per riallacciare il rapporto; e a richiamare l’attenzione delle forze dell’ordine ma anche dell’opinione pubblica, è il papà della donna che sta pagando lo scotto della fine di un matrimonio.

Un padre che per due volte, nelle ultime settimane, si è visto costretto a pagare 87 euro per far riallacciare l’energia elettrica che qualcuno (la società erogatrice non fornisce i dati nel rispetto della privacy) ha fatto staccare nell’abitazione dove la figlia è rimasta a vivere dopo la separazione. Ora dopo i due ripristini la trentacinquenne è di nuovo al buio.

«E io sono preoccupato – dice il papà che si è rivolto a “la Città” – perché penso che mi figlia potrebbe essere in pericolo. Non solo perché costretta, di sera, a stare “al lume di candela”. Abbiamo fatto cambiare le serrature, ma l’ex marito ha le chiavi del cancello. E, guarda caso, i contatori sono nel bel mezzo delle scale».

Il papà in ansia racconta che una quindicina di giorni fa l’ex genero stava addirittura per investirlo con l’auto in via Barbarulo. «In quel caso non l’ho denunciato – racconta – perché ho voluto credere che si fosse solo distratto. E poi a mia figlia quell’uomo fa pena». Ma ai carabinieri si è rivolto già due volte, integrando una denuncia dopo i due black out indotti e diversi episodi in cui – a suo dire – l’ex della figlia avrebbe intimorito la ragazza. «Non sono affatto tranquillo – spiega – lui ce l’ha sia con mia figlia che con me. In particolare, nei miei riguardi nutre risentimento perché ritiene che io mi sia intromesso nella vita sua e di mia figlia per via di una casa».

Già, perché il nocciolo della questione sembrerebbe proprio un’abitazione che l’uomo aveva acquistato («dopo il risarcimento avuto in seguito ad un incidente di cui sono stato vittima») ed aveva intestato alla moglie. «Casa che – dice il padre – ora lui rivuole indietro senza neanche aver mai dato a mia figlia i 300 euro che, stando alle indicazioni del giudice, le avrebbe dovuto dare ogni mese».

L’uomo conclude amaro: «All’inizio avevo cercato di mettere pace. Anche quando lui aveva iniziato a non rincasare per dormire o per i pasti. Era arrivato persino a chiedere a mia figlia dei vestiti che, diceva avrebbe dovuto dare ad una donna in difficoltà. Invece aveva iniziato una relazione con una ragazza madre di tre figli».

Patrizia Sereno

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