«Puntiamo al reddito di cittadinanza locale» 

Prima uscita dei “grillini” cavesi tra analisi del voto nazionale e proposte concrete per il territorio

Prima uscita pubblica post voto dei Grillini cavesi. Nei giorni scorsi i pentastellati hanno tenuto un incontro alla Biblioteca comunale, nel corso del quale è stato analizzato il consenso riscosso a Cava dal Movimento Cinque Stelle e sono state avanzate alcune proposte sulle politiche da adottare a livello territoriale.
«L’esame del voto cavese del 4 marzo rivela un grande consenso per il Movimento Cinque Stelle in tutta la città, con punte di oltre il 50% nelle frazioni, dove è maggiore il disagio e scarsa è l’attenzione del centrosinistra», hanno spiegato, in una nota, i Grillini Mario Farano, Pino Foscari, Emilia Di Mauro, Nicola Manzo, Pasquale Barone e Pasquale Pinto, che si sono fatti portavoce di un più ampio gruppo che riunisce i pentastellati cavesi.
Hanno, poi, aggiunto: «Da questa considerazione nasce la proposta di un reddito di cittadinanza locale che si distingue da quello nazionale, al quale non si cumulerà perché sarebbe destinato a soggetti in situazione di disagio, indipendentemente dalla circostanza che si sia perso il posto di lavoro o lo si stia cercando. Questo perché in alcuni casi si è costretti a fare un lavoro sottopagato e che non consente il sostentamento».
Secondo i componenti cittadini dei Cinque Stelle, per le persone che si trovano nella situazione indicata dovrebbe «essere previsto un sostegno medio di 5mila all’anno», che non comporterà «alcun aggravio per il bilancio comunale perché l’uscita prevista sarebbe coperta da economie di spesa e da efficientamento delle entrate».
Inoltre si specifica che «tra le entrate da aumentare, sono stati già individuati il miglioramento dei contratti di locazione di 200 immobili comunali e un incremento della percentuale di copertura delle spese per l’uso di palestre e altri impianti sportivi comunali». Viceversa «tra le spese da ridurre si è posta l’attenzione sul recupero degli oneri di esproprio dei suoli per le cooperative edilizie, oltre che sui premi assicurativi per garantire le inefficienze e le incompetenze degli amministratori e sui compensi a assessori e consiglieri».
Infine, come sottolineato dai Grillini, «Altre uscite da tagliare dovrebbero essere i contributi ad associazioni di dubbia utilità sociale. Ha suscitato scandalo, ad esempio, il finanziamento di un progetto di 30mila euro approvato con un emendamento al bilancio di previsione 2018 e presentato da un’associazione che fa riferimento al consigliere di opposizione che ha proposto l’emendamento e che lo ha votato».
Alfonsina Caputano
©RIPRODUZIONE RISERVATA