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Pulizie e trasporto dei malati Imminente la fine dei disagi

Al “Santa Maria dell’Olmo” si attende il provvedimento che consentirà una migliore gestione della sanificazione della struttura e l’integrazione del servizio di trasporto dei pazienti da un reparto...

Al “Santa Maria dell’Olmo” si attende il provvedimento che consentirà una migliore gestione della sanificazione della struttura e l’integrazione del servizio di trasporto dei pazienti da un reparto all’altro del nosocomio.
I vertici del Ruggi hanno garantito che sarà emanato a breve, per eliminare quei disagi sorti a metà ottobre, quando al Consorzio nazionale servizi (i cui circa trenta dipendenti si sono occupati sia della sanificazione che della logistica) è subentrata la Gesap, la ditta vincitrice dell’ultimo appalto, che ha tenuto fuori dalla gara il servizio di logistica. Da qui i disagi, solo in parte arginati dall’impegno degli operatori sanitari. Ma i vertici del Ruggi si sono detti pronti, sin da subito, a porre riparo al disservizio entro un mese dall’avvio del nuovo contratto. Circostanza che dovrebbe avvenire a giorni.
Intanto al clima di attesa per il nuovo documento fanno da corollario le polemiche delle ultime settimane, che hanno avuto come protagonista il primario del reparto di Chirurgia Domenico Lombardi. Il medico aveva segnalato la mancanza di ferri chirurgici in sala operatoria. Un dato, questo, che gli avrebbe impedito di fare il proprio lavoro. A rispondere al primario erano stati gli stessi dirigenti del Ruggi i quali, ricostruendo la vicenda, avevano sottolineato in una lettera che «solo lo scorso 26 ottobre il direttore medico dell’ospedale di Cava, la dottoressa Luciana Catena, ha ricevuto una mail dal professor Lombardi finalizzata al sollecito della fornitura di strumentario chirurgico, già precedentemente avviata, con aggiunta di nuovo strumentario. Non era stato, infatti, possibile perfezionare l’istanza poiché, dopo avere inoltrato richiesta di acquisto, egli non ha mai sottoscritto l’indispensabile relazione di conformità tecnica». Inoltre si specificava: «Il professore Lombardi non ha tutt’oggi, benché sollecitato, espresso una propria valutazione di conformità dei dispositivi proposti da ditte diverse. Risulta, viceversa, che la relazione definitiva, più volte modificata dallo stesso professionista, non è stata sottoscritta neppure in occasione della convocazione dello stesso presso gli uffici aziendali competenti».
La Direzione generale, poi, aveva evidenziato che «la commissione aveva anche accertato che, presso la sala operatoria di Cava, è comunque presente un set chirurgico completo, tale da soddisfare le esigenze chirurgiche dell’ospedale».
Alfonsina Caputano
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