gare d’appalto

Pulizia, il Comune sceglie le coop

Emessi due bandi per affidare la cura del suolo pubblico

«Carenze igieniche e di pulizia del suolo pubblico, riscontrabili nella gran parte delle aree comunali» e personale «assolutamente insufficiente»: è sulla base di questi presupposti che l’Amministrazione comunale ha bandito due gare d’appalto per affidare a cooperative una buona parte dei servizi di manutenzione stradale e di pulizia di marciapiedi e altre aree pubbliche. Dopo aver prorogato per cinque anni l’affidamento diretto alle cooperative sociali, Palazzo di Città ha messo adesso nero su bianco due procedure di evidenza pubblica e stilato capitolati d’appalto in cui si divide la città in lotti. Otto quelli previsti per il servizio di manutenzione, con un estensione complessiva che copre tutto il territorio cittadino. Quattro, invece, i lotti dove le coop vincitrici dovranno occuparsi della pulizia di strade, marciapiedi, aree di parcheggio e cortili degli istituti scolastici. Le zone sono quelle di Fratte, Gelsi Rossi e Calcedonia, Sant’Eustachio e una quarta che comprende Mariconda, Arbostella e parte di Torre Angellara e Mercatello.

La scelta di rivolgersi all’esterno è frutto delle carenze di personale. Sono gli stessi bandi a sottolineare «la carenza di personale negli organici sia del Comune che della Salerno Pulita» così come la «progressiva riduzione del personale operaio dipendente» a fronte del «notevole incremento nella realizzazione di opere pubbliche» e quindi delle necessità di manutenzione. Con le coop saranno firmati contratti di un anno, che prevedono per ogni lotto un compenso di 200mila euro più iva e un numero minimo di nove operai. Il sindacato è però in allarme e paventa il rischio che col passaggio dagli affidamenti ai bandi si perdano posti di lavoro. «Nelle cooperative attuali lavorano 120 operai – sottolinea Angelo De Angelis della Cgil – Abbiamo ottenuto che siano assunti da chi vincerà gli appalti, con il sistema del passaggio di cantiere, però temiano che il personale sarà di meno. Si rischia di perdere decine di posti di lavoro, chiediamo al sindaco di fare in modo che non avvenga». (c.d.m.)

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