Pulita dai rifiuti l’Oasi dunale

L’intervento a Torre di Mare di Capaccio eseguito anche dai migranti del centro accoglienza

CAPACCIO PAESTUM. L’area che circonda l’Oasi naturalistica dunale di Torre di mare, gestita dal locale circolo di Legambiente, era stata trasformata in discarica abusiva da incivili. Ieri sono iniziate le operazioni di bonifica effettuate dagli operai della Paistom, dai volontari di Legambiente e dai richiedenti asilo del Centro di accoglienza gestito da Pino Leone. Nell’area protetta era stata scaricata ogni sorta di rifiuto, soprattutto resti di materiali provenienti da demolizioni e lavori edili.

«Il Comune di Capaccio Paestum e l’associazione Legambiente – afferma il consigliere comunale, delegato alla fascia costiera, Maurizio Paolillo – hanno proceduto con una denuncia contro ignoti per lo scarico abusivo e l’abbandono di rifiuti. È spiacevole sapere che ci sono degli incivili che non hanno a cuore il posto più verde e bello della nostra costa».

Nell’area è stato rinvenuto di tutto: cassettine di pesce, inerti edili, persiane rotte, pneumatici, impianti elettrici dismessi e perfino un frigorifero pieno di calcinacci. Sono stati già raccolti oltre 200 quintali di rifiuti, che vengono differenziati per essere poi trasportati all’isola ecologica. «Abbiamo riempito uno scarrabile, e la pulizia non è ancora finita – evidenzia Paolillo – e purtroppo non è la prima volta che succede. Per ottimizzare la fruibilità dell’Oasi sarà realizzato un ulteriore accesso con relativo percorso. Il progetto è stato presentato da Legambiente, si attende l’approvazione. Il sentiero, che sarà realizzato in tufo battuto, consentirà dalla bretella di via Nettuno di raggiungere la spiaggia dell’Oasi di Torre di mare e avrà anche un percorso per non vedenti». Paolillo conclude: «Quello che rammarica è che i residenti facciano finta di nulla davanti a questi scempi ambientali, evitando di segnalare le discariche alla polizia municipale. Si tratta di rifiuti, che possono essere conferiti senza costi, presso l’isola ecologica di Varolato».

Ulteriori azioni di bonifica sono state effettuate, nei giorni scorsi, sempre dai volontari del locale circolo di Legambiente, presieduto da Pasquale Longo, gli ospiti del Centro di accoglienza, e i ragazzi della scuola media “Torre” al lavoro sulla spiaggia per delimitare e proteggere la duna e l’area che circonda il bunker. L’area è stata adottata dai ragazzi per il progetto Giglio d’Amare. In corso di svolgimento pure i lavori di pulizia della pineta e del litorale disposti dal Comune, con la messa in sicurezza dei sentieri di attraversamento, dei percorsi pedonali e ciclabili e spartifuoco.

Angela Sabetta

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