Pugno duro sui bulli, quattro in Questura

"Avvertiti" tre 20enni e un minore violenti Rischiano di rimanere in casa la sera

Il questore Roca lo aveva annunciato dal giorno dell'insediamento, e ieri la "linea dura contro le baby gang" si è concretizzata nei primi quattro provvedimenti di ammonizione nei confronti dei bulli. Sono tre ventenni e un adolescente di diciassette anni, che nelle ultime settimane hanno provocato risse, aggredito coetanei, compiuto atti di violenza e teppismo. Episodi avvenuti soprattutto nella zona orientale, tra i quartieri di Torrione, Pastena e Mercatello.

Da questi rioni sono arrivate da inizio estate una pioggia di segnalazioni e denunce: atti vandalici, bombe carta nei sottopassi della metropolitana, risse, molestie a residenti e coppiette di fidanzati, fino all'aggressione del 17 agosto in piazza Volontari della Libertá a Pastena, dove un gruppo di adolescenti fu inseguito e malmenato dai bulli. I quattro "ammoniti" si sono segnalati, secondo la polizia, per una particolare aggressivitá e una condotta che ha destato allarme sociale tra i cittadini.Dagli atti delle forze dell'ordine risultano tra i protagonisti di recenti episodi di teppismo e delinquenza, che hanno messo a rischio la sicurezza pubblica e si sono ripetuti in modo da andare ben oltre il fatto episodico, facendoli individuare come soggetti dal comportamento pericoloso. Da qui l'emissione degli "avvisi orali", che saranno notificati in giornata e mettono le basi, se gli atteggiamenti violenti saranno ripetuti, per provvedimenti più severi e misure restrittive della libertá personale. Si arriva fino alla sorveglianza speciale disposta dall'autoritá giudiziaria, con l'imposizione di una serie di obblighi: non rincasare la sera tardi, non trattenersi in esercizi pubblici, non partecipare a riunioni, non frequentare persone con pregiudizi penali.

Le pratiche dei quattro ammoniti sono state esaminate dalla divisione anticrimine della Questura, guidata dal dirigente Raffaele Battista. L'ufficio ha visionato le segnalazioni, elaborato i dati e monitorato l'attivitá di quei giovani che si segnalavano per il profilo delinquenziale. Così si è arrivati all'emissione degli avvisi, applicando una legge (la numero 1423) che risale al 1956.

Non saranno gli unici, perché al vaglio dell'Anticrimine ci sono giá le posizioni di altro ragazzi. L'intento è quello di prevenire nuovi episodi, puntando sul recupero prima ancora che sulla repressione. Anche per questo la notifica al minorenne sará fatta in presenza dei genitori, cercando di sensibilizzare la famiglia a una maggiore attenzione.