Pugno duro dopo l’ultimo raid nell’ufficio politiche sociali

«Non saranno tollerati atteggiamenti o comportamenti che possano mettere a rischio l’incolumità fisica e psicologica di quanti, quotidianamente, operano al servizio dei cittadini». Parola dell’assessore alle politiche sociali del Comune di Salerno, Nino Savastano, che ieri, attraverso una nota stringata diffusa da Palazzo di Città, ha stigmatizzato l’episodio di violenza avvenuto una quindicina di giorni fa ai danni di una assistente sociale e di un dipendente del Comune che prestano servizio al Segretariato sociale numero 5, quello che si trova al Centro Sociale di via Cantarella, nella zona orientale della città. Un uomo, che già negli anni scorsi aveva ricevuto assistenza dal Comune e che- assicurano i dipendenti- è sempre stato aiutato e sostenuto, era andato a richiedere in maniera piuttosto accesa un’abitazione. Davanti al diniego dei due - che hanno anche tentato di spiegargli che per ottenere un’unità abitativa bisognava essere in graduatoria e che quel servizio non competeva a quegli uffici - l’uomo ha perso le staffe avventandosi contro i dipendenti del segretariato e danneggiando il computer presente sulla scrivania di uno dei due. L’immediata chiamata delle forze dell’ordine ha messo in allarme l’uomo che, una volta resosi conto di quanto aveva appena fatto, si è dileguato. «Nei confronti degli utenti che si renderanno responsabili di episodi del genere- ha assicurato Savastano- verranno adottati rigorosi provvedimenti quali, ad esempio, la sospensione di tutti i servizi che l’amministrazione ha posto in essere nei loro confronti». Il timore è che episodi del genere possano ripetersi, vedendo come sfortunate vittime chi quotidianamente prova a dare una risposta concreta all’emergenza sociale che il Paese sta affrontando in questo particolare momento storico. (c.i.)

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