Pugliano, tombe allagate al cimitero Sos al Comune

L’appello dei familiari dei defunti al primo cittadino «Le opere di drenaggio non sono state effettuate»

MONTECORVINO PUGLIANO. Infiltrazioni di acque meteoriche all'interno delle tombe del cimitero: è questo l'oggetto della denuncia presentata lo scorso 29 maggio al sindaco Di Giorgio ed al vice sindaco Martone da Alfonso Vivone. L'infermiere salernitano - i cui cari sono sepolti nel cimitero di Montecorvino - è stato infatti tra i primi ad accorgersi, già due mesi fa, del fatto che in seguito alle abbondanti piogge che si sono registrate nella seconda metà di maggio, molte tombe si erano allagate, in particolare quelle presenti nella seconda e terza piazzola.

Per Vivone - che ha raccolto circa una trentina di firme di familiari di defunti che si sono trovati a dover affrontare lo stesso problema - il fenomeno è stato causato dalla mancata effettuazione delle opere di drenaggio, che ha fatto sì che durante il periodo delle piogge le tombe si siano trasformate «in veri e propri pozzi, allagando così le salme in esse contenute». Una situazione che, «oltre a determinare pericolo per la salubrità dei luoghi e di conseguenza per la salute pubblica, visto che il cimitero è un luogo molto frequentato, costituisce una vera e propria mancanza di decoro per i nostri defunti», ha chiarito nell'esposto.

Vivone ha sollecitato l'amministrazione affinchè si sfrutti la stagione calda, «che rappresenta il periodo migliore per eseguire le opere di drenaggio». Ma a due mesi dalla denuncia, non ha avuto alcuna risposta. L'infermiere ha dunque deciso di chiamare in causa il sindaco affinchè, nell'immediato, possa mettere in sicurezza anche da un punto di vista igienico sanitario, il camposanto. Del problema è stato informato, da oltre un anno, anche il legale rappresentante della società Electra Sannio srl, attuale gestore del cimitero comunale, al quale moltissimi cittadini si erano rivolti per segnalare un disservizio che ha spinto diverse famiglie ad acquistare, a proprie spese, delle pompe elettriche per asciugare le tombe. Ma «a tutt'oggi - ha denunciato Vivone - nessun provvedimento è stato adottato e tantomeno nulla è stato previsto o programmato per risolvere in maniera definitiva l'allagamento dei loculi». Le piogge della scorsa settimana, tra l'altro, hanno prodotto nuovi disagi, sollevando l'ira dei familiari dei defunti che rivendicano un intervento urgente del sindaco.

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