Pugliano, discarica nella zona di Parapoti

L’amministrazione Lamberti sta provvedendo alla rimozione dei cumuli di spazzatura

MONTECORVINO PUGLIANO. Il Comune di Montecorvino Pugliano scende in campo contro gli incivili che non rispettano le regole della raccolta differenziata. In modo particolare, i tecnici del centro picentino, focalizzano i loro sforzi in via Parapoti, nella frazione di S. Vito, a due passi dalla tristemente famosa discarica. Qui a bordo di bobcart, gli operai ripuliscono le strade da cumuli e cumuli di immondizia che circondano la zona. Un’intera giornata forse non basterà a spazzar via gli pneumatici, i materassi, ma anche le numerose buste dell’immondizia e soprattutto gli ingombranti di vario genere gettati nell’ambiente in disprezzo delle più elementari regole del vivere civile.
Questa volta il Comune ha giocato d’anticipo, perché per il passato qualche criminale ha persino dato fuoco alle montagne di rifiuti che puntualmente si accumulavano davanti all’ingresso di una discarca dismessa. «Mentre l’assessore Vito Montella sta lavorando per bonificare le strade che circondano Parapoti - afferma il sindaco, Gianfranco Lamberti - abbiamo avviato il percorso operativo di bonifica “in danno” che il Comune effettuerà sull’ex discarica Colle Barone». Nel suo intervento, Lamberti annuncia che la Regione Campania «ha sboccato i due milioni di finanziamento che serviranno per la bonifica dell’ex sversatoio».
Lamberti su Facebook, non manca di lanciare stoccare ai suoi avversari politici: «Molti ci chiedono di reagire alle provocazioni spudorate di consiglieri di opposizione, alcuni già condannati per assunzioni illegittime e rinviati a giudizio per altre, quando ancora non erano stati mandati a casa, ma si davano molto da fare a costruire il dissesto che abbiamo trovato».
La bonifica dell’ex sito di stoccaggio denominato Colle Barone, si è resa necessaria all’indomani del sopralluogo effettuato dai tecnici dell’Asl e dell’Arpac. A seguito dell’ispezione, il sindaco ha emesso un’ordinanza che obbligava i proprietari dell’aria a eseguire la bonifica. Da qui è nata una controversia finita davanti ai giudici del Tar i quali hanno respinto il ricorso.
Roberto Di Giacomo
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