Pubblicità per aiutare Christian

L’iniziativa della “Nato in Italia”. Il titolare: «Nessuna speculazione, sono padre»

Ha meno di 18 mesi Christian Quagliano, il bambino di Serre affetto da Atrofia Muscolare Spinale (Sma) tipo 1, una delle patologie più gravi, che in molti casi non permette di superare i due anni di vita. Giovedì 11 aprile si terrà a Roma una manifestazione organizzata dal comitato “Lottiamo per Christian” nella speranza di ottenere l’accesso alle cure con le cellule staminali. Il comitato e tutti i simpatizzanti, forti di decine di migliaia di firme raccolte in pochi giorni, faranno sentire la loro voce contro il decreto Balduzzi, in discussione al Parlamento, che prevede criteri più restringenti nell’uso delle staminali. Chiederanno al presidente della Repubblica Napolitano di accedere al farmaco Isis- Smnrx. Alla manifestazione a piazza della Rotonda (Pantheon) della prossima settimana ci sarà anche Battipaglia. Un pullman, organizzato dal Comune, partirà da piazza San Francesco alle 5. Non solo il Comune si è mosso in favore del piccolo Christian. L’iniziativa che ha fatto più rumore l’ha messa in campo il marchio di abbigliamento battipagliese “Nato in Italia”, su interessamento del giovane titolare Entonj Carrano. È stata creata una campagna pubblicitaria che ha destato scalpore. Nel manifesto appare il busto del bambino, con lo slogan: “E io perché non posso curarmi?”. La firma è “Christian Quagliano – arrabbiato con il ministro Balduzzi”.

L’azienda, oltre a far girare l’immagine sui principali social network, ha avviato un’imponente campagna, stampando e affiggendo manifesti a Battipaglia, Napoli, Roma, Firenze e Bologna e preparando 500 magliette da donare alla famiglia che provvederà a consegnarle ai manifestanti nella capitale. «Qui non c’è nulla che riguardi il marketing – dice Carrano – abbiamo voluto aiutare la famiglia, mettendo a disposizione il nostro marchio». Carrano racconta di aver incontrato la famiglia a Serre circa tre settimane fa: «è stato un momento molto toccante. Solo chi è padre, come me, può capire che non sarebbe possibile utilizzare tale questione per scopi commerciali. Per questo, in accordo con la famiglia, ho deciso di aiutare Christian stampando manifesti e magliette gratuitamente, accostando il nostro marchio a chi lotta per salvare il bimbo».

Francesco Piccolo