Pubblicato un nuovo bando per costruire loculi e cappelle

Il Comune ha indetto il bando di concorso per la concessione, valida per 99 anni, di alcune aree destinate alla costruzione di nuove cappelle ed edicole funerarie nel cimitero cittadino. Sono venti i lotti disponibili, di cui 13 per la costruzione di cappelle e 7 per la realizzazione delle edicole. Le aree saranno concesse al prezzo di 516,46 euro al metro quadrato, relativamente alle cappelle, e di 650 euro al metro quadrato riguardo alle edicole funerarie.

Gli interessati dovranno presentare apposita domanda in carta semplice al “Responsabile del settore Opere pubbliche e Cimitero del Comune di Eboli, via Matteo Ripa n. 49, 84025 Eboli”, utilizzando la modulistica già predisposta e disponibile presso gli uffici del Servizio cimitero e sul sito internet del Comune: “www.comune.eboli.sa.ii”. Le domande devono pervenire, a pena di esclusione, a mezzo raccomandata del servizio postale, entro il termine perentorio delle ore 12 del giorno 28 aprile 2014. Possono presentarle solo i residenti nel Comune di Eboli da almeno dodici mesi antecedenti alla data di pubblicazione del bando. Sono escluse le domande presentate da quanti sono già assegnatari di loculi o di lotti per costruzione di cappella gentilizia o edicola funeraria o che hanno in corso la stipula de i contratti di assegnazione.

L’assegnazione avverrà mediante la formazione di una graduatoria dei richiedenti in possesso dei requisiti previsti. A formarla sarà un’pposita Commissione presieduta dal responsabile del Settore Opere pubbliche e Cimitero, tenendo conto dei punteggi previsti per i vari requisiti. Il bando completo è presente sul sito istituzionale del Comune. Per ulteriori informazioni è possibile contattare anche il responsabile del settore Opere pubbliche e cimitero, ingegnere Rosario La Corte, al numero 0828.328294; email: “r.lacorte@comune.eboli.sa.it”.

La pubblicazione del nuovo bando punta ad ampliare gli spazi all’interno del cimitero cittadino, alle prese con una serie di carenze che spesso costringono anche a esumazioni forzose.

Antonio Elia

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