costiera amalfitana

Provinciale chiusa Un vertice a Roma

AMALFI. Continua la lotta al dissesto idrogeologico in Costiera amalfitana. Il presidente della comunità montana dei Monti Lattari, Luigi Mansi, prosegue nella battaglia per ottenere il finanziamento...

AMALFI. Continua la lotta al dissesto idrogeologico in Costiera amalfitana. Il presidente della comunità montana dei Monti Lattari, Luigi Mansi, prosegue nella battaglia per ottenere il finanziamento necessario per la bonifica e messa in sicurezza delle montagne che costeggiano la Provinciale 1 Ravello-Tramonti-Chiunzi, la strada chiusa da diversi anni con inevitabili ripercussioni sulla vita degli abitanti della Costa d’Amalfi.

Nei giorni scorsi Mansi, insieme al consigliere regionale Enzo Mariao e al vicesindaco di Amalfi, Matteo Bottone, si sono recati a Roma, presso il ministero per le infrastrutture e i trasporti, per incontrare il viceministro Riccardo Nencini. Il nodo focale dell’incontro è stato il progetto sperimentale commissionato proprio dalla comunità montana, che prevede diversi interventi, tra i quali soprattutto l’apposizione di reti frangi colata, nonché un’articolata sistemazione del fronte di frana.

Mansi si è rivolto anche al vicepresidente della regione Campania, nonché assessore regionale all’ambiente e all’urbanistica, Fulvio Bonavitacola, con l’intento di poter ricevere in tempi brevi i 5,2 milioni di euro necessari per degli interventi che cambierebbero decisamente la fisionomia della viabilità in Costiera Amalfitana: «Stiamo bussando a tutte le porte - ha detto il presidente della comunità montana - per trovare una soluzione definitiva a questo disagio che col passare dei giorni mortifica il nostro territorio nella dignità. Un territorio così prestigioso non può infatti continuare a vivere nell’incertezza e soprattutto con lo spettro quotidiano del rischio per la vita dei residenti e dei turisti. Continuerò con tutte le mie energie a lavorare al raggiungimento di questo obiettivo».

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