LE ELEZIONI

Provincia di Salerno, ancora centrosinistra: passeggiata Strianese

Il sindaco di San Valentino Torio eletto presidente con il 71%

SALERNO - Michele Strianese è il nuovo presidente della Provincia. Il candidato del centrosinistra, con il 71%, prevale nettamente sul suo competitor, Roberto Monaco, espressione del centrodestra unito. Nessuna sorpresa, dunque, anche se non mancanonel Partito democratico, i franchi tiratori. Soprattutto nel Comune di Salerno, dove Monaco racimola ben 8 preferenze, 3 in più rispetto alle intenzioni di voto. E, in più, nel Comune capoluogo un consigliere vota scheda bianca. Uno sgarbo alla maggioranza e al presidente della Regione, Vincenzo De Luca , che già alla presentazione della candidatura di Strianese, aveva avvertito i consiglieri salernitani di non fare i furbi. Al di là di tutte le altre considerazioni, comunque, il centrosinistra, alla prima prova ufficiale dopo la “Caporetto” dell’elezioni politiche, regge bene nel Salernitano. E che la consultazione fosse importante, in particolar modo per la dirigenza democrat, è un dato di fatto. Per tutta la giornata il segretario Provinciale, Enzo Luciano , e il capo staff del presidente della Regione, Franco Alfier i, presidiano Palazzo Sant’Agostino. Un “marcamento” del territorio che dà i suoi frutti. Perché sin dalle prime battute dello scrutinio, iniziato alle 20,35, non c’è storia, e Strianese prende subito il largo. I votanti sono 1462 (su 1995 aventi diritto), pari al 73,28%. Lo scrutinio è appena terminato e Strianese, che ha atteso lo spoglio nell’area della presidenza, prendendo già contatto con il suo nuovo ruolo, abbandona la scaramanzia e rilascia le prime dichiarazioni. «È una vittoria importante e schiacciante – evidenzia –. È un segnale politico di grande rilievo, un tributo di voti per il l centrosinistra ma anche nei confronti di chi mi ha sostenuto, tra cui tanti movimenti». Strianese anticipa anche quali saranno i suoi primi provvedimenti da presidente. «Lavoreremo sulle partecipate – puntualizza – sul ciclo dei rifiuti, sugli investimenti, perché dobbiamo intervenire sulla viabilità, sulle opere pubbliche che sono già in corso, sull’edilizia scolastica e sulla sicurezza. C’è tanto da fare».

Gaetano de Stefano