la politica/forza italia accusa 

Provenza: «Meglio il commissario di questa sindaca»

«Adesso basta: meglio un commissario che questa sindaca». Sette mesi dopo la defenestrazione, l’ex assessore Giuseppe Provenza rompe il silenzio e tuona contro la «manifesta incapacità d’amministrare»...

«Adesso basta: meglio un commissario che questa sindaca». Sette mesi dopo la defenestrazione, l’ex assessore Giuseppe Provenza rompe il silenzio e tuona contro la «manifesta incapacità d’amministrare» di Cecilia Francese. A poche ore dal Consiglio comunale di stasera, e soprattutto a sette giorni dalla delicatissima riunione del civico consesso chiamato ad approvare il rendiconto, le parole del coordinatore cittadino di Forza Italia spengono il forno che la sindaca aveva acceso con i consiglieri azzurri, che avevano votato il bilancio di previsione in attesa d’un rimpasto di giunta.
«Forza Italia - dice Provenza - aveva dato fiducia a questa sindaca, ma abbiamo sbagliato». Casus belli, stavolta, le parole della prima cittadina, che lunedì mattina, in conferenza stampa, aveva inveito contro la burocrazia per i ritardi d’avviamento dei lavori di manutenzione stradale. «La Francese non fa altro che lamentarsi per le eredità delle vecchie amministrazioni, ma la verità è che è manifesta la sua incapacità». E rivendica il proprio lavoro ai tempi della giunta: «In un anno e due mesi da assessore, avevo disposto decine di progetti di riqualificazione stradale, trovando pure le coperture». Poi la revoca dell’incarico: «Quei progetti sono stati messi da parte e ci troviamo a fare i conti con delle strade da dopoguerra. La sindaca e il suo cerchio magico sono incapaci; non vivono in città, altrimenti si renderebbero conto». E la chiosa: «Un tempo dicevamo che il peggior sindaco sarebbe meglio d’un nuovo commissario, ma oggi dobbiamo ricrederci, pure un commissario sarebbe preferibile a questa sindaca e a questa giunta».
Stasera in aula andranno riconosciuti 86mila euro di debiti fuori bilancio: in aula ci sono due consiglieri di Fi e altri cinque che, pur appartenendo ad altri gruppi, hanno nel portafogli la tessera degli azzurri.(c. l.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA