Protestano gli ex lsu del Parco

Vallo, chiedono di poter riprendere a lavorare nei progetti di manutenzione

VALLO DELLA LUCANIA. Gli ex lsu del Parco nazionale del Cilento hanno proclamato lo stato di agitazione ed annunciato una giornata di protesta, fissata per domani alle 9 a Vallo della Lucania, prima in piazza Vittorio Emanuele quindi presso la sede del Parco, in località Montisani. «Tali decisioni – spiega Gianni De Marco dello Snaf – sono state prese a seguito della mancata assunzione da parte dell'ente Parco dei lavoratori ex lsu, il quale continua a manifestare chiusura nei confronti delle organizzazioni sindacali con le quali vi è assenza di comunicazione e non è intervenuta alcuna convocazione per discutere la problematica dei lavoratori». De Marco segnala, in una missiva inviata al presidente del Parco Amilcare Troiano, al direttore Angelo De Vita ed ai componenti della giunta, di aver riscontrato «incongruenze con quanto dichiarato dai dirigenti del Parco in merito al presunto blocco delle assunzioni degli operai nei restanti parchi italiani, e specificatamente in quello del Pollino» dove invece 120 ex lsu della Basilicata sono ritornati al lavoro come operai agricoli a tempo determinato con contratto idraulico forestale, grazie ad un progetto della Regione Basilicata per 750mila euro.

Lamenta inoltre da parte del Parco «l’assenza di qualsiasi progetto o idea che vada a finanziare nuovi lavori pur in presenza di pressanti necessità occupazionali dei lavoratori e del territorio».

La protesta degli ex lavoratori socialmente utili parte da lontano, nel 2009, quando in 66 hanno abbandonato la condizione di lavoratori assistiti per prestare servizio alle dipendenze delle cooperative appaltanti i lavori del Parco, le quali esauriti i finanziamenti pubblici, hanno disdetto gli appalti. Senza lavoro e senza stipendio da oltre 4 anni essi chiedono «di poter continuare a svolgere i lavori manuali di cui necessitano le proprietà del Parco».

Andrea Passaro