Protesta a Napoli lavoratori recapiti

I manifestanti hanno bloccato l’uscita dei mezzi per la consegna delle raccomandate perché da 14 mesi non percepiscono lo stipendio

I lavoratori delle agenzie di recapito stanno bloccando al Corso meridionale di Napoli l'uscita dei mezzi per la consegna delle raccomandate di Poste Italiane. La manifestazione è stata organizzata per denunciare la gravità della situazione nella quale si trovano 250 persone in Campania, tra titolari e addetti delle società, rimasti senza lavoro e da 14 mesi privi di stipendio dopo che il servizio di consegna delle raccomandate è stato totalmente internalizzato. «Sappiamo - dicono alcuni manifestanti - che le Poste stanno facendo assunzioni per coprire questo servizio. Perchè non hanno continuato ad affidarsi a noi? Dalle notizie in nostro possesso, proprio per l'insufficienza dell'organico, non possono essere garantiti i tempi celeri che invece erano possibili con il nostro utilizzo». I manifestanti chiedono ora un incontro con la direzione delle Poste.

La protesta dei lavoratori delle agenzie di recapito postale al Corso Meridionale è terminata poco prima delle 10.30. Una delegazione dei manifestanti, aderenti alla Cgil, ha incontrato un funzionario di Poste Italiane al quale è stato chiesto di portare le richieste dei dipendenti delle agenzie di recapito di Napoli all' incontro fissato a Roma per il 14 ottobre. Un gruppo di lavoratori delle agenzie di recapito aveva partecipato il 4 ottobre alla manifestazione del Pd con il segretario Guglielmo Epifani al «Teatro Totò»' ed aveva aperto uno striscione durante l' intervento di Epifani con la richiesta di controlli sugli appalti assegnati da Poste Italiane. (