Prostituzione e spaccio di droga In aumento i reati dei minorenni

A Pagani si moltiplicano le vicende di criminalità con al centro ragazzi e ragazze anche molto giovani Epicentro degli scambi a Piazza Sant’Alfonso dove c’è chi adesca clienti e chi organizza le baby gang

PAGANI. Il patteggiamento che ha chiuso la vicenda giudiziaria del diciannovenne Felice Desiderio - un anno e trecento euro di multa per il furto di una autovettura - sembra una sentenza come le altre, emessa per direttissima dal tribunale di Nocera Inferiore. Ma dietro quell’auto rubata ad un’avvocatessa c’è una storia che vede protagonisti altri tre ragazzi, tutti minorenni, componenti di una organizzata banda. Uno di loro, appena quattordicenne, era alla guida dell’autovettura quando i carabinieri chiusero l’inseguimento nel cuore della notte, con una informativa inviata alla procura dei minori di Salerno e a quella ordinaria di Nocera Inferiore.

Storie di ragazzini criminali, di gang sparse sul territorio alle prese con i primi reati e una soglia d’età sempre più bassa. È una criminalità minorile in piena attività che a Pagani riempie le cronache e il lavoro della magistratura, con doppie vesti di vittime e rei. Qualche mese fa un’altra vicenda ambientata in un quartiere popolare di Pagani è finita al centro di una delicata indagine giudiziaria, una storia di prostituzione minorile nascosta dietro un procedimento per rissa, con alcune denunce a piede libero. Le botte erano la conseguenza di rapporti sessuali col coinvolgimento di due minori. Rientrato a casa dal lavoro, un uomo aveva scoperto la figlia sedicenne “impegnata” con un cinquantenne e un altro giovinetto alle prese con un altro cliente in un’altra stanza. Secondo quanto ricosruito da un’azione inquirente tuttora in corso, i due minori farebbero parte di un giro di baby-prostituzione dalla clientela ampia e facoltosa della Pagani bene.

La storia di prostituzione domestica, è solo un episodio di prestazioni sessuali comprate in città, protagoniste ragazzine paganesi ma anche di origine straniera, attive nel procurarsi clienti tramite contatti web, con appostamenti e pagamenti in denaro o in ricariche telefoniche e regali.

Al baby sex business si aggiunge, completando il quadro, il sistema dello spaccio che vede al centro un folto gruppo di intraprendenti minorenni. È storia di circa un anno fa la denuncia a piede libero di giovanissimi spacciatori dediti allo smercio di dosi di erba, con base individuata nella villa comunale di Pagani e un’organizzazione pensata per evitare guai. Le batterie di minori, in quel caso, si occupavano di marijuana, prodotto a basso costo e a basso rischio, con una cassa continua di prodotto ben occultato da cui attingere per gli scambi delle singole dosi. L’area calda in tal senso a Pagani è la centralissima piazza Sant’Alfonso, teatro di sequestri, risse, fermi e di un continuo viavai di consumatori, giovanissimi spacciatori e aspiranti capi di una nuova generazione criminale.

Alfonso T. Guerritore

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