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Prostituzione ai... domiciliari, 23enne in manette

La giovane donna agli arresti domiciliari, ha continuato a svolgere la sua attività di prostituta attirando uomini nella sua abitazione

BRACIGLIANO. Altro arresto nella terribile vicenda che, nel novembre scorso, vide coinvolto un cinquantenne di Nocera, attirato in una trappola all’interno di una casa di Bracigliano dove fu ridotto in fin di vita.

A finire in manette è l’adescatrice Roxana Nicoleta Flutur, 23enne di origine rumena, che lo scorso 18 novembre attirò quest’uomo nella sua abitazione con l’inganno di fargli trascorrere una notte di passione, che al contrario si trasformò nel suo peggior incubo.

Ad attenderlo nella casa, infatti, c’erano i suoi carnefici, complici della donna, che per derubarlo lo ridussero in fin di vita. Ieri, i carabinieri della stazione di Bracigliano, dopo aver monitorato le azioni della 23enne raggiunta dal provvedimento degli arresti domiciliari, hanno potuto appurare che la stessa, ha continuato a svolgere la sua attività di prostituta, attirando altri uomini nella sua abitazione.

Questo comportamento reiterato è stato valutato dall’autorità giudiziaria come una palese violazione degli obblighi imposti dalla restrizione degli arresti domiciliari. Dunque, i militari hanno raggiunto l'abitazione della giovane per arrestarla. La 23enne è stata portata presso il carcere di Fuorni, dove sono rinchiusi i due connazionali, Ioan Bilboc di 32 anni, Basko Levente di 25 anni, che sono risultati essere gli esecutori materiali del tentato omicidio. Secondo una ricostruzione più precisa del reato fornita dagli inquirenti, la povera vittima sarebbe stata attirata nella casa della giovane 23enne, a Bracigliano, dove l’uomo, invece di ricevere le promesse prestazioni a pagamento, si è ritrovato di fronte ai suoi carnefici che lo hanno selvaggiamente picchiato riducendolo in fin di vita. Tanto è vero, che gli aggressori, autori del violento pestaggio, credendo di aver ammazzato la vittima, lo avevano avvolto in una coperta, trascinando il suo corpo in una vettura per poi scaricarlo lungo il ciglio a Ciorani.

Tale ricostruzione è stata confermata anche dagli autori dell’efferata rapina, che dopo essere stati arrestati sono stati interrogati presso il carcere di Fuorni. Con loro c’era una quarta complice, Michaela Laura Turca di 37 anni, anch’essa rumena, raggiunta dal provvedimento dell’obbligo di dimora. I due uomini sono stati arrestati per tentato omicidio e rapina aggravata. La 23enne, ieri è stata arrestata per violazione degli obblighi restrittivi cui era stata sottoposta.

 

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