Un blitz anti prostituzione a Nocera Inferiore

L'EMERGENZA

Prostitute nell’Agro, clienti nel mirino

Anche il Comune di Nocera Inferiore prepara un’ordinanza, ma negli altri centri i deterrenti sembrano non funzionare

NOCERA INFERIORE. Chi prima, chi dopo, i comuni dell’Agro hanno provato o proveranno a correre ai ripari per fronteggiare il dilagare della prostituzione. Lo spauracchio di sanzioni e gogna mediatica per i clienti appare l’unico deterrente efficace. Il fenomeno è molto diffuso, specialmente lungo via Nazionale e in alcuni snodi viari dell’area compresa tra Scafati e Cava. Ragazze dell’est, africane, ma anche travestiti, trans e donne mature italiane. L’offerta è variegata, sia di giorno che di notte, sia sui marciapiedi che nelle case. Le alcove non sono mai passate di moda. Anzi, nell’era di internet sono aumentate, mantenendo un riserbo che in passato si sognavano.

Nocera Inferiore, quando la presenza di militari era molto forte per le caserme Tofano e Libroia a pieno regime, era considerata una piccola Amsterdam. Le cose sono cambiate, ma i “punti” storici di abbordaggio sono rimasti. Via Napoli, per esempio, o zona Santa Croce. Da diversi mesi anche di mattina si può trovare qualcosa, in viale San Francesco ci sono sempre due signore in cerca di clienti.
Altra zona calda è Camerelle di Nocera Superiore, dove stazionano ragazze africane. Il picco dell’offerta lo si trova a Pagani, tra il mercato e via Nazionale fin verso Sant’Egidio e Angri. La realtà è invece meno diffusa nell’area sarnese, quantomeno quella in strada.

Le misure a contrasto sono attive a macchia di leopardo. Ad Angri le sanzioni previste dall’ordinanza anti lucciole sono state aumentate fino a 500 euro, portando benefici al decoro cittadino. Pure Pagani ha adottato una simile soluzione, già nel 2007, ma l’attualità conferma l’inefficacia del provvedimento, rispettato solo per alcuni anni. Anche Sant’Egidio ha bandito la prostituzione, ma il confine della Nazionale è spesso affollato di squillo.
Delle due Nocera, solo Nocera Superiore ha attiva un’ordinanza anti squillo dall’aprile 2016, ma le nigeriane in via Lamia ci sono sempre. Nocera Inferiore, invece, non ha provvedimenti attivi. La questione sarebbe però al vaglio dell’amministrazione. Si tratterebbe di una decisione per difendere il decoro cittadino, sfruttando le opportunità date dal decreto sicurezza. Il problema è che questi divieti rischiano di rimanere sulla carta. In strada di notte non c’è nessuno che controlla e la fa applicare. I vigili urbani sono pochi e non hanno turni h24. Quasi inesistente la presenza nell’Agro di volontari disponibili ad assistere e aiutare chi decidesse di uscire dai giri dello sfruttamento.
Salvatore D’Angelo
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