Prostituta uccisa, trascinata nel campo dopo la morte

Nell’area del ritrovamento gli inquirenti non hanno rinvenuto tracce ematiche

È un vero e proprio giallo. Perchè giorno dopo giorno il caso della prostituta trovata morta la mattina di San Silvestro, in via dei Carrari, nei pressi del comando della Polizia municipale, diventa sempre più un mistero. S’aggiungono, infatti, col passare delle ore nuovi elementi che confondono ancora di più le idee agli inquirenti e rendono la vicenda ancora più indecifrabile. L’ultimo dato reso pubblico è di quelli che mischiano le carte in tavola: non è stata trovata, nonostante i tanti colpi inferti sul corpo della donna, presumibilmente con un’ascia, nessuna traccia ematica, nell’area dove è stato scoperto il cadavere.

Dunque sicuramente la donna, che dovrebbe essere originaria dell’Est Europa e di un’età apparente tra i 25 e i 30 anni, non è stata uccisa sul luogo del ritrovamento. L’omicidio, quindi, certamente è avvenuto altrove. E chissà dove. E, solo in un secondo momento, il corpo privo di vita, è stato scaricato nel campo, tra l’erba alta e i cumuli d’immondizia. Un particolare quest’ultimo che stravolge radicalmente la scena del crimine. Anche perchè l’allevatore che ha rinvenuto il cadavere, mentre era a passeggio col suo cane, e che porta anche il gregeg a pascolare, ha anche riferito di essere passato di lì il giorno prima e di non aver notato nulla. Quindi non è escluso che il corpo possa essere stato “depositato” proprio nella notte tra il 30 e il 31. Del resto l’esame esterno della salma, effettuato dal medico legale Giovanni Zotti, ha accertato come il decesso sia avvenuto perlomeno 48 ore prima. Pertanto il killer (o gli assassini) avrebbero deciso di trasportare la salma solo qualche giorno dopo aver commesso l’omicidio.

Insomma gli investogatori si trovano tra le mani un vero e proprio puzzle, anche piuttosto ingarbugliato, e stanno cercando di mettere al loro posto tutti i tasselli. Un lavoro minuzioso, portato avanti con certosina pazienza, per far collimare ogni indizio in possesso e non tralasciare alcun elemento, anche quelo che all’apparenza sembra insignificante. Proprio per questo motivo le indagini, condotte dai poliziotti della Squadra mobile, diretti dal vice questore Tommaso Niglio e coordinate dal pm Silvio Marco Guarriello, non escludono nessuna ipotesi. Tutte le piste sonotenute in considerazione e si sta lavorando proprio in tal senso, nel tentativo di risolvere al più presto il rebus. Inannzitutto è necessario dare un nome e cognome alla donna, che non aveva con sè nessun documento e che non risulta nememno schedata.

Dunque per ora la vittima è una perfetta sconosciuta e nessuno per il momento ha denunciato la sua scomparsa. Solo l’autopsia, inoltre, potrà sciogliere i dubbi che riguardano la dinamica dell’omicidio. Esame autoptico che sarà effettuato, con ogni probabilità, tra domani e mercoledì. E poi si deve valutare con attenzione la testimonianza di un uomo che ha riferito di aver visto, proprio la notte in cui la salma sarebbe stata “scaricata”, una persona sospetta aggirarsi per la zona. L’uomo descritto dal testimone è di grossa corporatura e indossava un giaccone colorato. Sotto torchio anche diverse prostitute e trans che potrebbero fornire indicazioni utili. Gli inquirenti, altresì, stanno visionando le immagine registrate dalle telecamere di sicurezza installate nella zona. Soprattutto nell’area di fronte dall’ex mobilificio Semeraro, in cui insistono diverse abitazioni. E proprio i residenti hanno più volte inutilmente denunciato il via vai di “passegiatrici” che consumano i rapporti sessuali proprio in quel campo.

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