Osservatorio di Centola 

Prosciolti ex sindaco e due tecnici 

Per la Corte dei Conti è prescritta la vicenda dell’incompiuta

CENTOLA. Tutti prosciolti per la vicenda giudiziaria riguardante l’Osservatorio per lo studio della migrazione degli uccelli di Centola. Dopo la prescrizione del tribunale vallese è arrivata nei giorni scorsi anche la prescrizione della magistratura contabile. I fatti risalgono al 2004 quando venne costruita la struttura sulla collina che sovrasta la Valle del Mingardo.
La Corte dei Conti ha depositato ieri la sentenza con la quale ha respinto la richiesta di condanna della procura prosciogliendo tutti gli imputati: Giuseppe Caso e Magno Battipaglia (all’epoca dei fatti responsabili dell'Ufficio Tecnico Comunale di Centola) e l’allora sindaco Giovanni Stanziola D’Angelo. I due tecnici, entrambi difesi dall’avvocato Vincenzo Speranza, venivano incolpati per dolo per un milione e 73mila euro, ovvero l'intero costo di realizzazione dell'opera. L’ex sindaco D’Angelo e altri amministratori dell’epoca (difesi dall'avvocato Angela Ferrara) venivano invece ritenuti responsabili solo per il 10% del valore ed in solido tra loro. In particolare, secondo i magistrati contabili, la struttura sarebbe stata costruita in difformità, 50 metri avanti rispetto al progetto originario e tale spostamento avrebbe di fatto reso totalmente abusivo lo stabile. Da qui la contestazione del danno erariale. In realtà, secondo la difesa «la nuova ubicazione era stata espressamente autorizzata dal Parco e dalla Soprintendenza per collocare la struttura in una zona più facilmente raggiungibile».
Ma la Corte dei Conti, senza entrare nel merito della questione, ha prosciolto gli imputati per avvenuta prescrizione.
Lunga e travagliata la storia dell’Osservatorio. L’edificio non è stato mai ultimato, ma solo devastato dai vandali e dal tempo. Più volte sequestrato, la Lipu e il Codacons ne chiesero l’abbattimento e della questione si occupò anche l’inviato di Striscia, Vittorio Brumotti.(v. r.)
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