Prorogate le indagini sull’assunzione sospetta

Angri, accettata la richiesta del pm relativa al caso del figlio del sindaco Disposta una perizia informatica per capire i criteri di selezione della Soget

ANGRI. Il gip dispone una proroga delle indagini per la vicenda Soget su richiesta della procura. La richiesta presentata dal sostituto procuratore Roberto Lenza, titolare del fascicolo che vede indagati il sindaco di Angri Pasquale Mauri e l’amministratrice delegata della società Maria Piccoli, è stata accolta dal giudice per le indagini preliminari alle soglie della scadenza dei sei mesi previsti dalla legge, con rinnovo fino a maggio 2013.

Al centro dell’attività integrativa c’è una consulenza informatica della procura riguardante la pubblicazione di un bando di selezione del personale per assunzioni in provincia di Salerno. La proroga arriva dopo il rigetto del tribunale del Riesame dell’appello per la misura degli arresti domiciliari, con la conferma in toto del primo diniego del gip del tribunale di Nocera Inferiore Alfonso Scermino. La richiesta cautelare respinta era il culmine del lavoro d’inchiesta svolto dal sostituto procuratore Roberto Lenza. Il sindaco, tramite il suo legale Guglielmo Scarlato, depositò una memoria difensiva per opporsi alla restrizione ribadendo la propria estraneità ai fatti contro la necessità della misura ribadita dalla procura. Cuore dell’indagine era l’ipotizzato scambio tra sindaco e Soget, con due avvisi di garanzia notificati al sindaco di Angri e alla legale rappresentante della società Maria Piccoli, coinvolta anche in un altro processo analogo a Taranto contro la stessa società. La procura di Nocera li indaga in concorso per corruzione aggravata, con l’impianto accusatorio pronto a raccogliere ulteriori elementi su disposizione del gip.

Secondo la ricostruzione dell’accusa Mauri avviò l’affido diretto dei servizi di riscossione Ici e Tarsu alla Soget in cambio dell’assuzione del figlio da parte della società, con una decisione contestata dalle opposizioni e le dimisisoni tra le polemiche con l’avvio di un procedimento penale. Il rigetto cautelare registrato in due sedi preliminari è stato accompagnato da ulteriori approfondimenti sull’episodio incriminato. I primi passi dell’attuale procedimento arrivano dalle richieste inoltrate dalla Soget agli utenti angresi, in buona parte senza riscontro, messe insieme anch’esse nei faldoni seguiti dalla procura nocerina. I risultati della consulenza disposta dalla procura, valutata come elemento utile al prosieguo delle indagni da parte del giudice, potrebbero allargare il quadro probatorio sul tavolo dell’accusa.

Alfonso T. Guerritore

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