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Prorogate le indagini sul reparto di cardiologia

ROCCADASPIDE. Proroga delle indagini per presunte irregolarità sui ricoveri nel reparto di cardiologia di pazienti che avrebbero usufruito di corsie preferenziali per l’ottenimento di posti letto in...

ROCCADASPIDE. Proroga delle indagini per presunte irregolarità sui ricoveri nel reparto di cardiologia di pazienti che avrebbero usufruito di corsie preferenziali per l’ottenimento di posti letto in regime di urgenza. L’inchiesta è partita nel dicembre del 2015, dopo la segnalazione alla Procura di anomalie presentata dall’infermiere Michele Cataneo, difeso dall’avvocato Giovanni Basile, che prestava la propria attività presso il Triage dell’ospedale di Roccadaspide. In questi giorni gli inquirenti stanno raccogliendo le testimonianze di tutto il personale sanitario (infermieri e medici) afferente al pronto soccorso. Indagati il primario del reparto di cardiologia, Raffaele Rotunno, e la caposala, Teresa Capozzolo.

Cataneo ha segnalato alla Procura che «i pazienti, tutti provenienti dal Vallo di Diano, venivano ricoverati senza passare dal Triage, in pochi minuti accettati e ricoverati. Non venivano visitati al pronto soccorso, tutte le prestazioni erano effettuate dopo il ricovero».

Contestualmente è stata aperta un’ulteriore indagine dalla Procura relativa al trasferimento dell’infermiere, sentito in questi giorni come persona offesa, dal Triage al reparto di medicina, per presunto mobbing. Le indagini sono concentrate a verificare se il trasferimento di Cataneo in medicina, avvenuto a meno di 24 ore dalla ricezione del direttore generale della richiesta di essere ascoltato riguardo le presunte anomalie dei ricoveri e la chiusura del Triage, sia stato casuale o meno. Cataneo ha riferito ai magistrati come «il trasferimento fosse avvenuto non tenendo conto anche delle proprie condizioni e limitazioni fisiche. Contestando le modalità del trasferimento stesse e la concomitanza degli eventi». Un trasferimento che il destinatario interpreterebbe come una sorta di «atto punitivo» nei suoi confronti.(a. s.)

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