Proposta alla Asl «Cura del diabete a Sant’Arsenio»

SANT’ARSENIO. Con una delibera approvata all’unanimità, la giunta municipale di Sant’Arsenio ha chiesto al direttore generale dell’Asl Antonio Squillante la convocazione di un urgente tavolo di...

SANT’ARSENIO. Con una delibera approvata all’unanimità, la giunta municipale di Sant’Arsenio ha chiesto al direttore generale dell’Asl Antonio Squillante la convocazione di un urgente tavolo di concertazione per discutere la proposta di riconversione della struttura ospedaliera di Sant’Arsenio elaborata dalla giunta comunale.

Contestualmente è stata anche richiesta al presidente del consiglio comunale la convocazione di un consiglio comunale monotematico riguardante il futuro della struttura. L'obiettivo è evitare la migrazione dei cittadini del Vallo di Diano in altre strutture fuori regione. La proposta è contenuta in un documento di sette pagine e scaturisce dall’analisi della domanda di assistenza sanitaria nel territorio dei 19 comuni del Vallo di Diano. Nel documento viene messo in evidenza come la “migrazione” dei cittadini del Vallo di Diano per cure mediche è diretta in particolar modo verso strutture della Basilicata e della Calabria.

In Basilicata si registrano migliaia di ricoveri di cui una percentuale consistente in strutture riabilitative (malati psichiatrici o terminali) o in strutture ospedaliere per malattie riconducibili a disturbi alimentari e comportamentali. Nel Vallo di Diano ci sono oltre seimila cittadini diabetici che vanno a curarsi fuori. La proposta della giunta ha come obiettivo quello di “catturare” i pazienti che vanno fuori con l’attivazione di una struttura polifunzionale con programmi di prevenzione per patologie endocrinologiche e diabetiche. «La struttura di Sant’Arsenio – si legge nel documento – potrebbe vedere l’attivazione delle unità operative per le dipendenze patologiche da alcol e tabacco, disturbi del comportamento alimentare visto che attualmente i pazienti del Vallo di Diano si ricoverano in Basilicata, e per la cura di malattie come Parkinson, epilessia, Alzheimer, tumori cerebrali e malattie rare del sistema nervoso». «Per realizzare queste proposte – ha spiegato il sindaco Pica – si può pensare alla costituzione di società miste o a convenzioni con fondazioni o privati accreditati. In questo modo si migliorerebbe la qualità dell’assistenza in coerenza con le previsioni del Piano sanitario regionale». (e.c.)