Pronuncia del Tar La tenuta Criscuolo resta ai Petrosino

Pagani, i commissari presentano ricorso al Consiglio di Stato Alla base della “battaglia” la presenza di opere abusive

PAGANI. Grazie al Tar di Salerno la famiglia Petrosino D’Auria per il momento può continuare ad occupare la tenuta Criscuolo. Prosegue la battaglia legale tra i commissari prefettizi di Pagani e la famiglia per il rilascio della tenuta di via S. Anna.

Il Tar di Salerno ha dato ragione ai Petrosino D’Auria in merito a due ordinanze, una di sgombero, e l’altra di abbattimento che interessavano il fondo Criscuolo e presentate da Palazzo S. Carlo. La prima sentenza riguarda lo sgombero dell’abitazione di piazza S. Anna, per permettere al Comune l’abbattimento di un locale abusivo realizzato in aderenza. L’Ente aveva rigettato la richiesta di sanatoria degli abusi presentato da Giuseppina Ruggiero, moglie di Gioacchino Petrosino D’Auria. Per il Tar «il Comune di Pagani ha proceduto a ordinare alla parte privata lo sgombero da persone o cose dell’immobile, al fine di permettere l’abbattimento della parte abusiva, senza tuttavia passare attraverso il rinnovo dell’ordine di demolizione, con concessione di nuovi termini, per consentire l’esecuzione spontanea».

La seconda ordinanza riguardava l’abbattimento del muro di cinta del fondo per la realizzazione di una strada. La Ruggiero aveva prospettato che l’ordinanza del Comune riguardava l’abbattimento dell’intero muro di recinzione, molto diverso dalle esigenze funzionali alla realizzazione della strada di penetrazione e che l’interesse pubblico era inattuale, visto che lo stato di progetto della strada era ancora alla fase preliminare della progettazione. La triade commissariale ha dato mandato all’avvocato Raffaele Marciano. La vicenda adesso approda davanti al Consiglio di Stato. Le ordinanze erano stata firmate dal subcommissario Marcello Romano che da qualche mese si è dimesso.

Il comune ha deciso di opporsi anche alla decisione di evitare la demolizione di alcune opere abusive realizzate nell’area in uso alla moglie di D’Auria. Gli abusi edilizi erano stati scoperti nel 2010, nel corso di un accesso presso la tenuta messo a segno dai carabinieri della tenenza di Pagani. Quei manufatti abusivi, mai demoliti, sono stati oggetto di una successiva istanza di sanatoria presentata dall’avvocato della famiglia Petrosino D’Auria. Prosegue quindi la battaglia legale.

Gerardo Vicidomini

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