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Pronte le assunzioni alla Ecoservizi

ANGRI. Si cambia metodo per le assunzioni presso l’Angri Eco Servizi, l’azienda speciale del comune di Angri. Nella prima metà del mese di febbraio sarà pronta la graduatoria, che sarà stilata...

ANGRI. Si cambia metodo per le assunzioni presso l’Angri Eco Servizi, l’azienda speciale del comune di Angri.

Nella prima metà del mese di febbraio sarà pronta la graduatoria, che sarà stilata sulla base del concorso pubblico che ha visto la luce nel corso del precedente governo cittadino, ora ripartito dopo una brusca frenata. A darne notizia è stato il primo cittadino, nel replicare alle opposizioni che lo hanno duramente criticato per aver condannato, per anni, la metodologia di assunzioni all’Aes durante l’amministrazione Mauri senza operare alcun cambiamento dal suo insediamento ad oggi. Il primo cittadino ha, inoltre, spiegato le cause per le quali non è stato ancora effettuato alcun cambiamento nella selezione delle unità lavorative e rispedisce le accuse al mittente, evidenziando i problemi del metodo che ritiene di aver ereditato.

«L’utilizzo dell’azienda speciale come ammortizzatore sociale –ha affermato Cosimo Ferraioli- ha il merito di aver aiutato qualche nostro concittadino in particolari condizioni di indigenza, ma ha contribuito a creare un’aspettativa in centinaia di altri concittadini che ritengono, giustamente stante l’andazzo, di aver diritto ad usufruire del posto di lavoro anche solo per tre mesi, come hanno fatto decine di concittadini nei cinque anni dell’amministrazione Mauri, come se fosse appunto un ammortizzatore sociale».

Prosegue la sua analisi: «Poi se questo determina dei maggiori costi per l’azienda, con bilanci in perdita, non importa perché tanto a coprire le spese saranno tutti gli angresi. Il metodo di assunzione dell’azienda, quello del lavoro interinale, è stato inventato proprio per poter assumere in modo selettivo, e non fa assolutamente né comodo né piacere aver dovuto procedere in questo modo per questi sei mesi, ma non c’erano alternative valide –conclude Ferraioli- se non il concorso che finalmente è stato ripreso e pubblicato e che darà la graduatoria entro metà febbraio, dalla quale attingere per tre anni».

Maria Paola Iovino

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