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Progetto vasca Casarzano L’assessore chiama Ventre

Il problema della costruenda vasca di Casarzano coi pericoli correlati evidenziati da Emiddio Ventre, comincia a sollecitare l'interesse delle istituzioni. Ventre aveva lanciato l'sos: «Quindici...

Il problema della costruenda vasca di Casarzano coi pericoli correlati evidenziati da Emiddio Ventre, comincia a sollecitare l'interesse delle istituzioni. Ventre aveva lanciato l'sos: «Quindici ettari sottratti al suolo agricolo; acqua del fiume ancora oggi inquinata principalmente da cromo esavalente (sono pronto a fornire evidenze effettuando analisi a mie spese); fondo della vasca sarà ad assorbimento (terreno), quindi inquinamento delle falde, che dai carotaggi che hanno effettuato è circa a 20 metri; La Gori prende l'acqua per il nostro acquedotto dai pozzi di Nocera». Di conseguenza, «troveremo – aveva spiegato - i metalli pesanti nel nostro rubinetto, non solo più nelle verdure». E poi ancora: «Non dimentichiamo il raddoppio della vasca di Cicalesi: è stato progettato un intervento che andrebbe bene per il Po, non per un torrente qual è la Solofrana».

Il professionista nocerino è stato ora contattato dall'assessore all'ambiente Tonia Lanzetta, che gli ha comunicato che a breve si terrà un tavolo tecnico per affrontare la questione. Non si è fatto attendere neppure il riscontro da parte del sindaco Torquato, che ha tenuto ad evidenziare come egli sia stato l'unico primo cittadino a partecipare all'incontro che si è tenuto a San Valentino e incontrerà Ventre a fine agosto. Il termine per presentare le osservazioni di valutazione d'impatto ambientale è il 2 settembre. Non demorde il lead auditor che sta studiando gli elaborati predisposti dall'Arcadis. Sembrerebbe che non sia stata effettuata alcuna analisi per rilevare la qualità delle acque del fiume. Duecento tra prelievi ed analisi dei fanghi del letto avrebbero, invece, lasciato emergere la presenza di metalli pesanti.

Sul fronte economico gli importi degli espropri non possono superare il 10% del progetto. Per Casarzano ci sono circa 19 milioni di euro, il 10% è un milione e 900 mila per 150mila mq; una semplice divisione ci porta a 12,6 euro per ogni mq. Una somma irrilevante se consideriamo che i proprietari di Casarzano hanno pagato l'Ici per più di 20 anni su un valore catastale di 80 euro al mq.

Patrizia Sereno