Progetto Grande Nocera Referendum più vicino

Intesa Torquato-Montalbano: primi passi verso l’unificazione dei due comuni I capigruppo scriveranno una delibera da sottoporre a un Consiglio congiunto

Primi passi verso la possibile fusione tra le due Nocera, anzi, primo passo verso quel referendum che dovrà affidare ai cittadini la decisione sul progetto. Venerdì prossimo a Nocera Superiore si terrà la riunione dei capigruppo di maggioranza e opposizione dei due comuni per stabilire un testo di delibera da presentare poi in un grande consiglio comunale congiunto, la cui sede dovrebbe essere stata individuata nel palazzo governativo di Nocera Inferiore. La delibera aprirà le porte all’iter referendario, dal cui voto si potrà approdare ad un’unificazione storica.

La decisione di muovere il primo passo è stata presa ieri pomeriggio nell’aula consiliare di Palazzo di Città a Nocera Inferiore, grazie all’incontro tra i sindaci delle due Nocera: Manlio Torquato e Gaetano Montalbano. L’occasione l’ha offerta il convegno sulla futura e auspicabile fusione delle due città, storicamente legate da una comune origine. «Se la politica non permetterà questa fusione, daremo parola ai cittadini», ha dichiarato un raggiante e soddisfatto Montalbano subito dopo l’incontro. «Voglio che la cosa prenda concretezza», ha spiegato Torquato, che già nel 2008 aveva lanciato la proposta in un articolo uscito sulla storica testata del “Risorgimento Nocerino”, fondata nel 1908. «La politica – ha continuato Torquato – deve avere il coraggio di indicare anche strade difficili ma di cui si ha la convinzione della loro bontà. Sono anche disposto a che il primo sindaco della futura Nocera unificata sia un primo cittadino di Nocera Superiore, purché questo progetto si faccia».

Negli ultimi tempi, vari sono stati i momenti di dibattito sull’argomento che hanno visto protagonisti i due sindaci. Il primo cittadino di Nocera Inferiore ha anche precisato, mettendo in luce il passato storico di Nocera, che «qui noi riproponendo la Grande Nocera non realizziamo niente di nuovo. La città che prenderà corpo dopo il referendum è una realtà storica che ha già una sua profonda radice».

L’event, al centro del dibattito politico-sociale della giornata di ieri, ha visto anche la partecipazione del giovane Luca Denis Nota, neo laureato in scienze della comunicazione, che ha elaborato una tesi di laurea in cui viene messa in risalto la coerenza storica della fusione e gli elementi di vantaggio e criticità che ne possono scaturire da un punto di vista economico e amministrativo.

Un progetto, quello dell’unificazione delle due città, che probabilmente nasce in un momento appropriato, nell’ottica di una fase storico-nazionale particolare dove crisi e sfiducia sembrano regnare senza sbocchi. Lo stesso comune di Nocera Inferiore è sull’orlo del dissesto economico ed è quotidianamente turbato da dibattiti interni alla maggioranza imperniati sulla possibilità di dichiarare dissesto o di chiedere altri sei mesi per tentare di salvare le casse comunali. L’unificazione delle due città, da questo punto di vista, entra nel vasto discorso nazionale di revisione della spesa teso a migliorare la macchina amministrativa. In un tempo in cui si parla di tagli, accorpamenti, eliminazione delle Province, probabilmente l’unione delle due città nella Grande Nocera diventa il prodotto inevitabile, e si spera virtuoso, di un meccanismo perfetto, dove la mostruosità della burocrazia e lo smisurato spreco di pubblico denaro potranno, forse, avere finalmente un freno.

Davide Speranza

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