Progetti viabilità in Costiera, c’è il partito del no 

Otto associazioni si mobilitano per impedire gallerie, bypass e parcheggi. «Così s’intasa l’Amalfitana»

PRAIANO. Otto associazioni si mobilitano per impedire che in Costiera amalfitana vengano realizzati i progetti di gallerie, bypass, funivie, parcheggi, che «intaserebbero di auto la Statale 163 senza trovare la soluzione al problema traffico che soffoca sempre di più». Acarbio, Club per l'Unesco di Amalfi, Italia Nostra Salerno, La Feluca, Macchia Mediterranea, Posidonia e Wwf Terre del Tirreno, con l'appoggio dell'associazione salernitana Io Salerno, hanno incontrato presso il Comune di Praiano, il presidente Giovanni Di Martino. Nella riunione sono stati esposti i forti dubbi sul "ridisegno del sistema viario" meramente incentrato sulla modifica di alcuni tratti della Statale 163, nonchè sulla realizzazione di parcheggi, anche interrati, a Ravello, Atrani, Cetara, Furore, Conca dei Marini, Scala, Praiano, Positano, e sulla costruzione di gallerie ad Amalfi nella zona della Valle dei Mulini, Maiori-Minori, Praiano nella frazione di Vettica Maggiore e Positano.
Tale programma, come evidenziato nella lettera fatta recapitare dalle associazioni a tutti i sindaci e al Prefetto di Salerno «oltre ad alterare il delicato equilibrio paesaggistico - scrivono le associazioni interessate - pregiudica la vivibilità stessa della Costiera poiché incentiva un turismo mordi e fuggi che provocherebbe una pressione antropica insostenibile». Il presidente Di Martino, nonché sindaco di Praiano, ha confermato "il via libera" al primo blocco che riguarda la progettualità sui grandi «interventi infrastrutturali», alcuni previsti dal Piano urbanistico territoriale e altri che dovrebbero andare in deroga. Perché «più si creano parcheggi, più ci sarà traffico», hanno evidenziato le otto associazioni ambientaliste, che hanno esposto le perplessità in merito ai progetti e chiesto la presa in visione degli stessi per elaborare proposte migliorative o alternative sulla soluzione dei problemi posti dalla viabilità, partendo dalla constatazione che la Costiera è assimilabile a un'isola e come tale l'afflusso va governato con aree di interscambio, navette pubbliche circolari, controllo del traffico tramite varchi di accesso, trasporto pubblico potenziato, car sharing e car pooling «Ciò coniugherebbe lo sviluppo dell'indotto turistico con la salvaguardia dell'integrità del territorio e delle sue caratteristiche originarie e inimitabili, legate alla storia, alla cultura e alle tradizioni di vita; ricchezze da preservare e tramandare nei lori caratteri identitari».
Salvatore Serio
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