Progetti in ritardo, addio al sottopasso 

Saltano 15 milioni di finanziamenti regionali per l’intervento in zona ferrovia e per viale Barassi. Il Comune corre ai ripari

L’agognato sottopasso non s’ha da fare. La burocrazia inghiotte lentamente le speranze di vedere realizzata l’importante opera pubblica. “Decorrenza termini”: con questa motivazione, la Regione lascia a secco il Comune di Battipaglia. Alla base della scelta non ci sono ragioni tecniche, ma il tempo che scorre e la documentazione che latita.
Gli esclusi. È ciò che emerge da un elenco redatto negli uffici regionali, ultimato il 12 novembre scorso. In quel carteggio ci sono 17 comuni campani: avevano presentato 22 programmi di viabilità, per i quali speravano di attingere a piene mani ai quattrini del Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc) 2014/2020. Quei progetti, però, i tecnici regionali non li hanno neppure letti. Esclusi: c’è chi, come Torre del Greco, ha richiesto denaro per progetti già finanziati; ci sono le realtà come Solofra, estromesse per degli errori nell’upload delle proposte; infine ci sono i comuni esclusi per aver presentato troppo tardi le istanze. E in quest’ultima categoria rientrano gli unici tre comuni salernitani: Baronissi, che voleva 2,1 milioni di euro, Montecorvino Pugliano, che ne aveva chiesti 1,2, e Battipaglia, che aveva candidato due proposte dal valore complessivo di 14,8 milioni di euro.
I progetti. Due progetti risalenti agli anni di Giovanni Santomauro: il più importante, quello che vale oltre 12 milioni, riguarda la realizzazione del sottopasso ferroviario di via Cristoforo Colombo; il secondo, invece, è un piano per il miglioramento del sistema di accessibilità al nuovo nodo d’interscambio e per la riqualificazione di viale Barassi. Nel primo caso, c’era un progetto preliminare approvato dalla giunta comunale nel 2012, ma Battipaglia ha trasmesso alla Regione un semplice studio di fattibilità; per quel che riguarda l’altra opera, invece, l’approvazione municipale del progetto definitivo risale al 2010. Lavori che Battipaglia avrebbe dovuto realizzare nell’ambito del mastodontico PIU Europa, se l’inesorabile scorrere del tempo non avesse portato allo stralcio di questi ed altri interventi.
I tempi. E quindi la sindaca, Cecilia Francese, confidava nei quattrini dell’avviso pubblico diramato a marzo scorso: avrebbe dovuto presentare i progetti entro le 12 del 28 maggio del 2018, ma Battipaglia non avrebbe rispettato le scadenze. I giorni utili erano 60, dal 28 marzo al 28 maggio: la giunta ha approvato l’atto d’indirizzo al 56esimo dì, il 24 di maggio, di giovedì sera, ordinando all’area tecnica di predisporre tutto entro il lunedì successivo. Con il fine settimana di mezzo. E così, nelle graduatorie, Battipaglia non c’è. Fonti di Palazzo fanno sapere che gli studi sarebbero stati trasmessi prima dell’ora X: una circostanza che, se confermata, potrebbe indurre l’amministrazione a chiedere una revisione della procedura.
Carmine Landi
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