l’udienza

Processo Sea Park Parla la De Roberto «Estranea ai fatti»

Si è difesa Bianca De Roberto, la dirigente del settore Urbanistica del Comune finita sul banco degli imputati (circa quaranta tra cui il sindaco Vincenzo De Luca) per la vicenda Sea Park, il parco...

Si è difesa Bianca De Roberto, la dirigente del settore Urbanistica del Comune finita sul banco degli imputati (circa quaranta tra cui il sindaco Vincenzo De Luca) per la vicenda Sea Park, il parco acquatico che doveva sorgere al posto dell’Ideal Standard e non ha mai visto la luce. I giudici della seconda sezione penale (presidente Siani) hanno iniziatio l’esame degli imputati e ieri è toccato all’architetto De Roberto, che ha respinto ogni addebito e garantito che lei, in quella procedura, ha svolto un ruolo del tutto marginale. Assistita dal difensore Silverio Sica, ha spiegato di aver dato sul progetto solo un parere di regolarità tecnica ma di non essere entrata nel merito delle scelte urbanistiche, compito che spettava all’Ufficio di Piano di cui all’epoca non era responsabile. Prima di lei era già stato sentito l’ex segretario generale Felice Marotta, mentre alla prossima udienza, fissata per il 26 gennaio, toccherà ad Alberto Di Lorenzo, attuale capo staff del sindaco. Non si sa ancora, invece, se De Luca presterà il consenso a essere interrogato o se invece preferirà non comparire in aula, continuando nella linea adottata anche in altri processi, come quello sulle Mcm (chiuso con l’assoluzione di tutti gli imputati) e l’altro sul termovalorizzatore, per il quale la sentenza è attesa il 21 gennaio.

L’inchiesta Sea Park scoppiò nel 2005, ma tutto aveva avuto inizio nel 1998 quando i titolari dell’Ideal Standard comunicarono l’intenzione di chiudere lo stabilimento di Salerno. Annunciarono pure di essere in contatto con una società, la Sea Park, che avrebbe potuto realizzare su quei suoli un parco marino, riassumendo le maestranze. L’ubicazione del progetto fu poi spostata in litoranea, perché l’area Ideal Standard era vincolata a destinazione industriale. Fu approvata una variante urbanistica condizionata alla riassunzione degli operai, ma il parco non si fece. (c.d.m.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA