Processo Due torri Rino Citarella spiega il “sistema”

«Sì, ero un capocordata e prestavo le ditte a chi ne aveva di meno». Rino Citarella ha parlato del sistema di pilotaggio delle gare alla Provincia di Salerno. Sentito nell’ambito del processo “Due...

«Sì, ero un capocordata e prestavo le ditte a chi ne aveva di meno». Rino Citarella ha parlato del sistema di pilotaggio delle gare alla Provincia di Salerno. Sentito nell’ambito del processo “Due Torri”, che si tiene dinanzi al giudici della Seconda sezione penale del tribunale di Salerno, ha raccontato di alcuni particolari della perquisizione del suo ufficio a Nocera e della pen-drive che conteneva la “lista delle ditte” («La tenevo con me, era in macchina»). Citarella ha spiegato che spesso cedeva delle ditte a Luigi Di Sarli di Teggiano, altro imputato, per consentirgli di aggiudicarsi delle gare. Era per non far sorgere insurrezioni che mandassero all’aria il “sistema”. E poi delle bustarelle che venivano consegnate ai funzionari provinciali Raffaele Orefice e Franco Pio De Luca, anche loro a processo, spiegando che in qualche occasione erano presenti entrambi al pagamento delle tangenti. Infine ha chiarito la suddivisione dei gruppi di ditte in colori: «Era solo un metodo di organizzazione». (m.l.)