Dorotea Di Sia

L'INCHIESTA

Processo Di Sia, parla il padre: "Quando potrò avere giustizia?"

Ventiquattro mesi fa la condanna a tre anni del fidanzato della giovane che guidava ubriaco e drogato

SAN GIOVANNI A PIRO. «Da oltre due anni siamo in attesa che venga fissata l’udienza d’Appello. Quanto ancora dovremo aspettare prima di ottenere giustizia?». Il tono pacato della voce nasconde a malapena la rabbia che cova dentro di sé. Donato Di Sia, padre di Maria Dorotea, brillante studentessa di Belle Arti a Brera i cui sogni furono brutalmente spezzati a neanche 26 anni il 13 maggio del 2014, continua a non darsi pace.
Un dolore lancinante che parte dal Vallo di Diano, di cui Donato e la moglie, Pietrina Paladino, sono originari, arriva al Golfo di Policastro e sale fino a San Giovanni a Piro. Qui vivono da qualche anno in una villetta immersa nel verde, denominata “Casa Stella”; un luogo che potrebbe presto diventare un punto di riferimento per tutti gli artisti del Basso Cilento.
Il 24 novembre del 2015 fu emessa la sentenza del rito abbreviato nei confronti dell’unico imputato, Pantaleo Mauro D’Addato, che era alla guida dell’Audi A6 SW in cui la Di Sia trovò la morte. D’Addato fu condannato a tre anni di reclusione per omicidio colposo, con l’aggiunta dell’interdizione dai pubblici uffici, la confisca del veicolo e la revoca della patente di guida. Il pubblico ministero, però, ritenendo troppo lieve la condanna, impugnò la sentenza di primo grado. In questi ventiquattro mesi la famiglia di Dorotea, assieme al legale che li assiste, Michele Galiano, ha intrapreso una lunga battaglia. Oltre a chiedere al tribunale di accelerare i tempi per l’inizio del processo di secondo grado, sono stati lanciati appelli ai vertici della Regione Campania, al ministro della giustizia, Orlando, e ad altri esponenti politici provinciali e regionali. «Sono arrivato anche a chiedere l’intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – aggiunge Donato Di Sia – davvero non so più a chi rivolgermi per ottenere giustizia».
Vito Sansone
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